In conclusione, è abbastanza facile dire che Steven Spielberg ha saputo confezionare un classico moderno, coniugando la sua tradizione con la cultura di questo tempo, non lasciandosi sopraffare da essa ma appropriandosene (compito non difficilissimo visto che lui ne è uno dei padri fondatori) senza però snaturarla. È un film che funziona su vari livelli, tanto nei confronti di quelli che non sono in grado di riconoscerne nessun riferimento pop (ma esisteranno davvero persone del genere?) quanto chi di intrattenimento pop, ci vive. Oltre a questo, si è riuscito a ritagliare almeno due momenti dove ha portato il cinema un livello superiore e quasi sperimentale e che lasceranno il segno negli anni a venire. Ci si sarebbe potuto aspettare di più? No, il film è il trionfale successo di un autore all’apice della sua consapevolezza e del suo talento, impegnato in una sfida impossibile che solo lui poteva vincere. Se qualche sbavatura c’è (e c’è) l’ho relegata nell’easter egg nascosto in questa recensione, che solo i più attenti di voi riusciranno a trovare.

Divertitevi.
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