Hulu ha ordinato la produzione di Iron Mike, serie in otto episodi che esplorerà la vita e la carriera di Mike Tyson, “una delle figure più polarizzanti della cultura sportiva”. L’ideatore è Steven Rogers, anche produttore esecutivo con Craig Gillespie, rispettivamente sceneggiatore e regista di un altro celebre biopic, Tonya. La stessa Margot Robbie produrrà con la sua LuckyChap, mentre Karin Gist (Mixed-ish) sarà sia showrunner sia produttrice esecutiva della serie.
La notizia, però, non è stata accolta bene dal diretto interessato. Iron Mike, infatti, non può contare sull’approvazione di Tyson, che ha accusato Hulu di “appropriazione culturale”.
L’ex pugile, in un post su Instagram, ne fa una questione di razzismo perché si sente defraudato della possibilità di raccontare la sua storia, o quantomeno di avere un minimo controllo su di essa.
L’annuncio di Hulu di realizzare senza alcun compenso una miniserie non autorizzata della storia di Tyson, per quanto spiacevole, non è sorprendente. Questo annuncio arriva sull’onda delle disparità sociali nel nostro paese, ed è un chiaro esempio di come l’avidità di Hulu abbia portato a questa ottusa appropriazione culturale della storia della vita di Tyson. Fare questo annuncio durante il Black History Month conferma che Hulu è interessata solo ai dollari, più che al rispetto per i diritti delle storie dei Neri. Hollywood deve mostrarsi più sensibile verso le esperienze dei Neri, soprattutto dopo tutto ciò che è successo nel 2020.
Tyson ha aggiunto che una storia “autorizzata” è in corso di sviluppo, e sarà annunciata prossimamente. Hulu, intanto, ha rifiutato di commentare. Vi terremo aggiornati.