In un articolo sul licenziamento di Gina Carano da The Mandalorian, The Hollywood Reporter afferma che il ruolo non verrà riscritturato. La fonte del sito è interna a Lucasfilm e dunque dovrebbe essere affidabile.
La precisazione arriva al termine di un articolo che, per il resto, affronta temi già sentiti sulla responsabilità delle star sui social. Una volta che si firmano contratti con le major, fino a dove può spingersi la libertà di espressione, soprattutto quando si toccano argomenti delicati in maniera indelicata? E inoltre si parla dell’attenzione degli studios nel divulgare messaggi progressisti evitando teorie di complotto o messaggi in qualsiasi modo razzisti o che offendano determinate categorie.
THR afferma anche che l’ordine del licenziamento di Gina Carano è venuto dall’alto e non dal creatore di The Mandalorian, Jon Favreau. Carano, a quanto affermano le fonti del sito, era stata più volte avvertita dai colleghi e dalle persone a lei vicine circa la sua condotta sui social media. Lo scorso settembre, l’attrice aveva anche rivelato pubblicamente di aver ricevuto consigli da Pedro Pascal, che ha una sorella transgender, sull’uso dei pronomi dopo un flame social. “Sapeva che avrebbe allarmato la gente”, ha detto una persona a lei vicina. “Perché mettere Favreau in quella posizione?”.
Le voci iniziali parlavano di un recasting del ruolo, considerando che l’annunciata serie Rangers of the New Republic sembrava pensata apposta per lei (che, in The Mandalorian, diventava appunto una Ranger). Ma ora sembra proprio che non sarà così, e che che dovremo dire bye bye a Cara Dune. Hasbro ha addirittura terminato la produzione di action figures del personaggio, i cui prezzi stanno ora esplodendo su eBay. Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi della vicenda.