La travagliata lavorazione di Rogue One: A Star Wars Story ha sortito i suoi effetti sulla carriera di Gareth Edwards, rimasto fermo per qualche anno dopo un avvio molto promettente. Ebbene, ora la pausa è terminata: Variety riporta infatti che il cineasta inglese dirigerà un nuovo film di fantascienza, ancora senza titolo.
Non ci sono dettagli in proposito, se non che sarà ambientato un un futuro prossimo. La produzione sarà curata da New Regency, lo studio dietro a The Revenant, Bohemian Rhapsody e Ad Astra. Pare che Edwards abbia sviluppato diversi progetti negli anni successivi a Rogue One, e che abbia scelto proprio questo dopo un’attenta considerazione. New Regency ha acquisito il progetto non appena il regista si è messo a presentarlo in giro, segno che ci crede moltissimo.
Al momento il casting è in corso, mentre le riprese dovrebbero cominciare la prossima estate. Nei mesi a venire potremmo quindi scoprire maggiori informazioni, compresi il cast, la trama e magari il titolo. Vi terremo aggiornati.
Gareth Edwards muove i primi passi come specialista di effetti visivi sul piccolo schermo, lavorando a show del calibro di Nova, Perfect Disaster e Heroes and Villains. Nel 2010 esordisce alla regia di un lungometraggio con Monsters, sci-fi intimista realizzato con pochissime risorse (la troupe era composta soltanto da sette persone, compresi gli attori), ma che impressiona per le sue capacità tecniche e creative, ottenendo il plauso della critica.
Hollywood si accorge subito si lui e gli affida il reboot di Godzilla (2014), che diventa il film di maggior successo di tutto il franchise, nonostante l’approccio “in sottrazione” del cineasta inglese: le apparizioni del mostro sono centellinate con cura, giocando moltissimo sulle atmosfere. I grandi studios continuano ad aver fiducia nel suo talento visivo, e Disney lo ingaggia per Rogue One, primo spin-off della linea A Star Wars Story.
Nonostante il lavoro di Gareth Edwards su Rogue One sia stato generalmente apprezzato, le riprese aggiuntive furono dirette da Tony Gilroy, che rielaborò alcuni aspetti della storia. Il problema riguardava soprattutto il terzo atto, troppo lungo: gli interventi di Gilroy ed Edwards permisero di renderlo più snello, eliminando alcuni spostamenti dei protagonisti.
Fonte: ComicBook.com