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Sono molte le serie il cui finale ha fatto storcere il naso ai fan: spesso proprio perché lo show era iniziato con delle grandiose premesse, un finale sbrigativo o poco rispettoso degli episodi precedenti può riuscire a trasformare una serie di successo in un prodotto da dimenticare al più presto. Altre volte invece molto più semplicemente il finale non è quello che il pubblico si aspettatava, e che con un poco più di impegno (o senza cercare di strafare) avrebbe dato una perfetta conclusione ai protagonisti: ecco quali sono secondo la nostra redazione le 10 serie per le quali avremmo voluto un finale completamente diverso!
LOST
Il finale più discusso ed odiato di sempre è quello della serie HBO: Lost doveva essere una intricatissima serie durante la quale i fan, puntino dopo puntino, cercavano di ricostruire il filo logico che univa tutte le trame imbastite dagli showrunner: da scontri fra entità divine a viaggi nel tempo, da resurrezioni inspiegabili a predizioni del futuro, da coincidenze impossibili al limbo dantesco, nulla alla fine è stato spiegato e gli autori sono rimasti incastrati in una fittissima rete di misteri senza soluzione per un finale che non ha chiarito nulla, che non aveva il minimo senso logico e che ha dato risposte evasive ed incoerenti.
Un finale in realtà bellissimo ma molto amaro quello di Will & Grace: di sicuro nessuno si aspettava una tale realisticità e disillusione da uno show da sempre improntato sulla forza dell’amicizia. Will e Grace litigano e troncano i loro rapporti, salvo poi ritrovarsi e capire di poter portare di nuovo avanti la loro amicizia… Senza però trovare davvero la voglia ed il tempo di farlo, allontanandosi semplicemente in definitiva perché “così è la vita”. Forse però il revival in arrivo cambierà le carte in tavola…
L’ultima stagione di Ally McBeal ha abbassato incredibilmente il livello della serie: storyline improbabili, personaggi spariti e riapparsi all’improvviso, una figlia adolescente arrivata dal nulla… Ed un finale che vedeva la nostra Ally trasferirsi e abbandonare gli amici di sempre proprio in funzione di questa improvvisa maternità.
Dopo l’esplosiva prima stagione era difficilissimo continuare sulla falsariga instaurata dalla serie: eppure siamo arrivati fino ad quarta stagione (più un film conclusivo). Peccato che andando avanti Prison Break sia sempre più scaduta fino a diventare fin troppo autoreferenziale, sfociando in un finale, prima con l’arresto di Sarah e poi con la morte di Michael, che ha lasciato i fan tanto spaesati quanto insoddisfatti. E non è ancora finita: c’è un revival in arrivo pronto a ribaltare tutto…
Uno dei finali più controversi della storia della TV: in moltissimi hanno creduto ad un errore di messa in onda quando lo schermo si è oscurato decretando la fine de I Soprano. Tutto è rimasto in ballo, e le avventure di Tony Soprano si sono risolte in un calcolato cliffhanger. Il boss verrà ucciso oppure no?
Un finale spettacolare, perfetto, superlativo. Quello dell’ottava stagione, che ci mostrava un accenno del possibile futuro di JD e colleghi ed una commovente carrellata di tutti i personaggi più importanti della serie. Ma poi, è arrivata la nona stagione. Una serie nuova in pratica, ma con le stesse premesse e nessuno dei punti forti della precedente, cui è stata data la denominazione di “nona stagione di scrubs” esclusivamente per un fattore di ascolti (che poi non sono neanche arrivati). Penosa, mal scritta e per certi versi offensiva verso le stupende 8 serie precedenti.
Di difficile comprensione la logica sotto il finale di True Blood: dopo aver per anni giocato con il triangolo Sookie-Bill-Eric, il personaggio interpretato da Anna Paquin è finito con un individuo sconosciuto di cui non riusciamo neanche a vedere il viso; inoltre, nella settima stagione assistiamo ad un incredibile numero di happy ending in totale contrasto con il tono cinico e dark della serie. In definitiva, True Blood è stata deludente e non coerente con sé stessa.
Una serie che doveva terminare molte, molte stagioni prima della nona. Dopo 208 episodi incentrati sul debole aggancio di un padre impegnato a raccontare ai propri figli come aveva conosciuto la loro madre (e chi fosse), How i Met Your Mother chiude tutte le trame in sospeso nell’ultimo episodio, nel quale diventa palese che la madre dei ragazzi non era mai stata il vero amore di Ted e che il lungo racconto serviva forse solamente a chiedere il “permesso” ai suoi figli di tornare da Robin, l’unica vera donna della sua vita. Moralmente abietto e scritto davvero con poca cura (anche se dopo 9 stagioni ritrovare una coerenza narrativa con le premesse iniziali sarebbe stata un’impresa praticamente impossibile).
La storia del serial killer al servizio della “giustizia” si è interrotta dopo otto stagioni lasciando i fan con l’amaro in bocca: Dexter semplicemente finge la sua morte e ricompare come taglialegna senza colpi di scena o plot twist interessanti. Finale fin troppo semplicistico, per molti versi scialbo.
Dopo otto stagioni che hanno spremuto fino all’osso i segreti degli abitanti di Wisteria Lane, il series finale tenta di dare un giusto saluto a tutti i protagonisti delle serie precedenti, rievocando alla lontana il bellissimo finale dell’ottava stagione di Scrubs; peccato che il tentativo non vada a buon fine, e l’addio di Susan alle amiche ed ai “fantasmi” del passato risulti poco credibile, caotico e troppo, troppo sbrigativo. Senza contare l’introduzione di una nuova famiglia carica (di nuovo…) di misteri da svelare, anche se già da tempo era chiaro che la serie non sarebbe stata rinnovata per una nuova stagione.
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