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———-ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER———-
E’ andato in onda ieri sera 20 Novembre sul canale americano AMC (questa sera in Italia su Fox) il quinto episodio della settima stagione di The Walking Dead, che continua il trend di disperdere i propri protagonisti ai 4 venti e poi trattarli in puntate praticamente monografiche: questa settimana è la volta di Maggie e Sasha, arrivate ad Hilltop per far visitare la prima ad un dottore a causa di alcune complicazioni sorte durante la gravidanza.
GO GETTERS
Maggie è arrivata sana e salva ad Hilltop, e sia lei che il bambino sono fuori pericolo: il dottore della comunità le consiglia però di rimanere, perché delle complicazioni potrebbero sorgere presto.
Gregory però, il capo di Hilltop, è di tutt’altro avviso: la presenza di Maggie agli occhi di Negan costituirebbe una connessione con l’omicidio di massa commesso da Rick e soci ai danni della compagine di Salvatori che con Hilltop stessa avevano dei rapporti, quindi la ragazza deve andarsene al più presto.
Maggie, Sasha e anche un apprensivo Jesus cercano di far ragionare Gregory, che non cede: una notte al massimo, poi le donne dovranno tornare ad Alexandria.
Durante la notte, un attacco dei Salvatori sconvolge la comunità: i cancelli sono stati spalancati, sono stati accesi dei fuochi e l’autoradio di una macchina ad alto volume attira una moltitudine di zombie. Sono Sasha e Maggie a prendere in mano la situazione (la presenza degli abitanti di Hilltop sulle scene è praticamente nulla per tutto l’episodio), insieme al solito Jesus, e a far si che l’incidente non porti a reali danni.
Il mattino seguente, Simon e gli altri autori del gesto si presentano alla porta di Gregory: sospettano del suo coinvolgimento, ma non hanno prove sufficienti per dimostrarlo. Dopo una chiacchierata privata fra i due, Gregory decide di tradire Sasha e Maggie, nascoste in un armadio, e di consegnarle ai Salvatori; il suo intento però si risolve in un nulla di fatto, grazie alla complicità di Jesus.
Nel frattempo, Enid e Carl sono fuggiti da Alexandria: la prima vuole rivedere Maggie e condividere con lei il lutto per la perdita di Glenn, il secondo invece ha altri piani ed una volta arrivato ad Hilltop fa in modo di nascondersi in uno dei camion che stanno tornando alla base di Negan per cercare di ucciderlo. Sullo stesso camion è però salito anche Jesus, deciso a scoprire per conto di Sasha l’esatta posizione di Negan.
WELCOME TO HILLTOP…?
Se credevamo con un episodio incentrato su Maggie e Sasha di conoscere meglio il funzionament della comunità di Hilltop ci sbagliavamo di grosso: la vicenda si è concentrata invece in maniera grossolana sulla imminente presa di potere delle due donne, insieme a Jesus, sulla comunità. Gregory appare come poco più di una macchietta comica, con i suoi continui errori sui nomi e la sua totale inettitudine, pur costruendo tutto sommato un personaggio a suo modo credibile: dopo l’idealista Deanna, l’impreparato Rick, il crudele Negan ed il lungimirante Ezekiel, con Gregory esploriamo un altro codificato aspetto del comando che si concentra sulla parziale incapacità di ricoprire il proprio ruolo, in modo servile e meschino.
Purtroppo l’episodio ha l’enorme pecca di voler a tutti i costi risultare funzionale all’installazione a lungo termine (mutuata dai fumetti…) di Maggie ad Hilltop, strumentalizzando gli eventi e rendendoli poco credibili: Hilltop non prevede guardie ed i suoi abitanti non fanno fronte alle emergenze, i Salvatori creano una minaccia potenzialmente mortale senza un reale motivo, Jesus si asservisce completamente alle nuove arrivate ed altro ancora.
LEGGEREZZE
Nonostante un attacco fisico da parte degli zombie, la presenza dei Salvatori e lo scontro ideologico che porterà prevedibilmente ad una lotta interna per il comando, l’episodio è caratterizzato da toni leggeri e quasi di speranza: vediamo nascere l’amore adolescenziale di Carl e Enid, Maggie e Sasha (e la tessa Enid) fanno fronte alle proprie perdite e Jesus si prende una rivincita di cui non sapevamo avesse bisogno.
Troppa leggerezza però anche sull’intera costruzione dell’episodio: alla mancanza di credibilità sopra citata dobbiamo aggiungere ad esempio la stonata presenza di Simon, copia carbone del suo capo Negan ma senza una briciola del suo carisma; il villain dell’episodio non è efficace, non ispira nello spettatore la minima paura. Mentre Gregory dal canto suo, in un banale errore di sceneggiatura, decide di consegnare Maggie ai suoi aguzzini “dimenticando” che trovare la ragazza comporterebbe la sua totale colpevolezza per i Salvatori, e di conseguenza la sua morte.
In definitiva, il quinto episodio di The Walking Dead continua a preparare il terreno per un futuro che molto prevedibilmente porterà ad una insurrezione di Hilltop, il Regno ed Alexandria contro Negan e i suoi uomini; scontro che con tutta probabilità non vedremo prima del termine della stagione.
Nonostante il tenore degli episodi dal 7×02 al 7×05 sia sostanzialmente più alto del livello medio delle stagioni precedenti di The Walking Dead, dobbiamo prepararci a molti altri episodi dai toni pacati e privi di reali colpi di scena, perché la fine è ancora molto, troppo lontana.
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