FellinAi e il primo film diretto dall’Intelligenza Artificiale

“Ah, anche regista”, direbbe la signorina Silvani del primo Fantozzi. Visto che con l’IA ormai si fa qualsiasi cosa, mancava all’appello la regia di un film. Mancava, imperfetto. Il produttore italiano Andrea Iervolino ha annunciato The Sweet Idleness, “il primo film diretto dall’intelligenza artificiale” e pensato per “celebrare il linguaggio poetico e onirico del grande cinema europeo”. Il nome di questo regista virtuale? FellinAI, naturalmente.

The Sweet Idleness parlerà di un mondo in cui solo l’1% dell’umanità continua a lavorare, mentre tutti gli altri si godono la libertà grazie alle macchine. Pensa quanto sarà contento quell’1%. FellinAi è stato sviluppato insieme al regista Andrea Biglione e gli interpreti del film sono rielaborazioni fatte dall’IA di attori che hanno prestato i propri tratti al progetto. In un comunicato, Iervolino ha chiarito che “questo nuovo approccio produttivo – un regista virtuale e attori digitali creati partendo da persone reali – non intende rimpiazzare il cinema tradizionale. È solo un modo alternativo di creare”.

Intanto, sul fronte attori e IA: ricordate tutta la polemica di qualche giorno fa per Tilly Norwood? L’attrice che non esiste, in realtà, una controparte nel mondo analogico potrebbe avercela. O anche più di una. La cantante indie Stella Hennen ha postato un video su TikTok in cui si domandava perché Tilly Norwood le somigliasse così tanto. Il post è diventato ovviamente virale in un attimo. L’attrice scozzese Briony Monroe ha dichiarato che tanti le hanno fatto notare la somiglianza con Tilly, chiedendole se l’attrice virtuale fosse basata su di lei. Monroe, che ha paragonato questa situazione a un episodio di Black Mirror, si è detta preoccupata per il modo in cui viene gestita l’immagine delle persone nel mondo delle IA. Lei e il sindacato a cui aderisce, Equity, hanno chiesto chiarimenti allo studio che ha creato Tilly Norwood, Xicoia.