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Tra le stelle luminose della serata inaugurale della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la cantante Rose Villain ha lasciato un segno indelebile sul tappeto rosso, catturando l’attenzione con un look audace e scenografico che fonde glamour e ribellione.
Scortata dal marito e produttore Sixpm, Rose ha trasformato il red carpet in un palcoscenico personale: sorrisi, autografi e un carisma magnetico hanno accompagnato il suo ingresso, diventando rapidamente uno dei momenti più fotografati della serata.
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Rose Villain ha indossato un abito drappeggiato e corsettato in georgette metallizzata, interamente ricoperto di paillettes dorate, firmato Vivienne Westwood, un modello che richiama uno dei corsetti più iconici della maison, reso celebre nella sua versione bianca, spesso scelto anche come “abito da sposa”. Il twist? La versione dell’abito è color oro brillante, irradiando luce ad ogni passo.
A completare il look:
Manicotti abbinati, metallizzati e drammatici, come un’armatura moderna.
Cresta punk azzurra, realizzata ad arte su una base volumizzata, che ha aggiunto energia ribelle e graffiante al glamour della serata.
Gioielli Tiffany & Co., tra i quali la catena HardWear e pezzi della linea Titan firmata Pharrell Williams, a proporzionare un contrasto urbano e contemporaneo al glamour futuristico.
Con questo look, Rose Villain ha incarnato un’autentica fusione di moda couture e anima punk: un’affermazione di stile e identità visiva che ha dominato il red carpet con un ardore magnetico.
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