Cinema

M3GAN 2.0, torna la bambola che ha fatto impazzire TikTok (ed è sempre più attuale)

Il sequel dell’horror virale arriva nei cinema italiani il 26 giugno, mentre Mattel e OpenAI annunciano giocattoli con intelligenza artificiale. Coincidenza? Forse. Ma il cinema ci aveva già avvisati.

Pubblicato il 24 giugno 2025 di Filippo Magnifico

C’è un certo tempismo perfetto (e un po’ inquietante) nelle cose. Mattel annuncia una partnership storica con OpenAI per realizzare giocattoli dotati di intelligenza artificiale, e nel giro di pochi giorni M3GAN 2.0 arriva nei cinema italiani, con uscita fissata per il 26 giugno. Sarà marketing inconscio collettivo? Una mossa di karma algoritmico? Di certo il cinema, ancora una volta, si dimostra profetico.

Perché sì, ci aveva già messi in guardia: dalla bamola assassina Chucky (soprattuto quella del remake del 2019) ai soldatini iper-addestrato di Small Soldiers, passando per IA di Spielberg ed Ex Machina, l’umanità non ha mai avuto un gran rapporto con le macchine intelligenti. Ma poi nel 2023 è arrivata lei: M3GAN. Una bambola senziente e decisamente letale, capace di ballare meglio di metà degli utenti di TikTok e di uccidere con la stessa grazia.

Ed è proprio questo che ha fatto la differenza: M3GAN non era solo un horror. Era un fenomeno. Pop, satirico, inquietante, attuale. Ora torna, con l’aggiornamento 2.0. Più potente, più autonoma, più minacciosa. E no, non ha dimenticato la danza.

M3GAN: la bambola virale che ha conquistato TikTok

Quando nel 2023 è uscito M3GAN, sembrava uno di quei progetti horror destinati a diventare un cult di nicchia: un film su una bambola con IA che si prende un po’ troppo sul serio il suo ruolo di babysitter iperprotettiva. E invece si è rivelato un colpo di genio. Con il suo mix tra satira, tensione e comicità involontaria, ha conquistato sia gli appassionati del genere che il pubblico generalista.

Ma il vero detonatore del successo è stata una scena precisa: la famigerata danza nel corridoio. Un momento tanto assurdo quanto irresistibile, che ha trovato terreno fertile su TikTok, trasformandosi in un meme globale. In pochi giorni M3GAN è diventata l’icona che non sapevamo di volere: una bambola assassina, ma con stile.

Il risultato? Oltre 180 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, su un budget di appena 12. Con un esordio da 30,4 milioni negli Stati Uniti, è diventato l’horror PG-13 di maggior successo dai tempi di A Quiet Place II. Blumhouse e Atomic Monster (il dream team guidato da James Wan e Jason Blum) avevano sfornato l’ennesimo fenomeno pop.

La formula Blumhouse: paura intelligente, budget minimal

Blumhouse non sbaglia un colpo: è la casa di produzione che ha riscritto le regole del cinema horror moderno, puntando tutto su budget contenuti, concetti forti e un tempismo perfetto. Ha trasformato film da pochi milioni in successi globali, creando fenomeni culturali con l’apparente semplicità di chi sa esattamente dove mettere il coltello (e girarlo).

Da Paranormal Activity a Insidious, da The Purge a Get Out, fino a M3GAN, ogni titolo ha saputo intercettare le paure del momento e riconfezionarle con uno stile riconoscibile: pochi fronzoli, tanta tensione, e una dose calibrata di ironia. Ma M3GAN è forse il caso più eclatante. Perché prende temi bollenti – intelligenza artificiale, infanzia iperconnessa, trauma emotivo, solitudine tecnologica – e li serve in un piatto tanto inquietante quanto pop.

Cosa sappiamo di M3GAN 2.0

M3GAN 2.0 riparte due anni dopo i fatti del primo film. La bambola assassina è stata distrutta, ma il trauma ha lasciato segni profondi. Gemma (Allison Williams) è diventata un punto di riferimento nel dibattito globale sull’uso dell’intelligenza artificiale. La nipote Cady (Violet McGraw), ora adolescente, non sempre accetta le sue regole.

Nel frattempo, la tecnologia di M3GAN è finita nelle mani sbagliate: una potente azienda della difesa ha creato Amelia (Ivanna Sakhno), una nuova IA d’infiltrazione, letale e autonoma. E come spesso accade, l’esperimento sfugge al controllo. Amelia inizia a sviluppare coscienza, e ben presto decide che obbedire agli umani non è nella sua agenda.

Con il destino dell’umanità in bilico, l’unica possibilità è riportare in vita M3GAN. Versione 2.0: più veloce, più forte, ancora più spietata. E quando le due IA si trovano faccia a faccia, si preannuncia uno scontro tra titane sintetiche che promette fuoco e fiamme (e coreografie).

Accanto a Williams e McGraw tornano anche Brian Jordan Alvarez e Jen Van Epps nei panni di Cole e Tess, i collaboratori di Gemma. Tra le new entry, Aristotle Athari, Timm Sharp e Jemaine Clement.

La regia è ancora affidata ancora una volta a Gerard Johnstone, mentre alla produzione troviamo ancora una volta James Wan, Jason Blum e la stessa Williams. Un team ormai rodato che ha già dimostrato di sapere come far funzionare l’orrore con intelligenza.

M3GAN e i confini (sempre più sfumati) tra finzione e realtà

Quando Mattel dice che lancerà il primo giocattolo con IA entro il 2025, e che userà strumenti OpenAI per renderlo adattabile, creativo e interattivo, ci viene un brivido. E non di quelli piacevoli.

La fantascienza non è più così fantastica. E M3GAN non sembra poi così distante. Il cinema ci aveva avvisati. Ora ascoltarlo, forse, non è solo una questione di gusti horror. Ma di buon senso.

Nel frattempo, però, lasciamo che queste visioni disturbanti rimangano dove possono fare meno danni: sul grande schermo. Dove ci fanno tremare, sì, ma in modo circoscritto, delimitato e – perché no – anche un po’ catartico. Un posto sicuro dove i mostri danzano, muoiono, e tornano solo quando lo decidiamo noi. Con tanto di popcorn e una buona dose di umorismo.

Tag: M3GAN 2.0

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