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David di Donatello 2025: miglior film Vermiglio che ottiene 7 statuette

Gaza e lo stato del cinema italiano al centro dei discorsi dei premiati, inoltre l'elenco di tutti i vincitori

Pubblicato il 08 maggio 2025 di Marlen Vazzoler

Con il trionfo di Vermiglio come miglior film si è conclusa la 70esima edizione dei David di Donatello, condotta da Elena Sofia Ricci e Mika, dagli iconici studi di Cinecittà, Roma.

Maura Delpero ha ritirato il premio per la miglior sceneggiatura originale e regia. Le altre categorie in cui ha vinto il film sono: suono ritirato da Dana Farzanehpour e Hervé Guyader (montaggio del suono); Casting (Stefania Rodà e Maurilio Mangano); miglior produttore e fotografia (Mikhail Krichman).

Segue con quattro vittorie Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta, premiato per le scenografie, i costumi, il trucco e le acconciature.

Francesco Di Leva è stato premiato come miglior Attore non Protagonista per Familia, miglior attrice non protagonista Valeria Bruni Tedeschi per L’arte della gioia, che ha dichiarato durante il discorso di accettazione: “Lavorare con le persone che amiamo per me è il massimo della gioia”.

Tecla Insolia ha vinto come miglior Attrice Protagonista, grazie alla sua interpretazione in L’arte della gioia di Valeria Golino: “Voglio dedicare questo premio ai libri dimenticati e poi ridati in vita, alle persone scomode come Goliarda Sapienza, dedico questo premio ai corpi liberi e non cancellati delle loro identità e alle terre libere, sempre e per sempre“.

Elio Germano ha vinto il suo sesto David, questa volta come miglior attore per la interpretazione in Berlinguer – La grande ambizione, che ci ha regalato uno dei discorsi più belli della serata:

“Voglio dedicare questo premio proprio a tutte le persone che lottano, che lotteranno ancora e che continueranno a lottare per il raggiungimento di quella parità di dignità che c’è scritta nella nostra Costituzione. Parità di dignità vuol dire che tutte le persone devono essere degne allo stesso modo. Una persona povera deve avere la stessa dignità di una persona ricca, deve poter accedere all’istruzione, alla sanità. E una donna deve avere la stessa dignità di un uomo, un nero la stessa dignità di un bianco, un italiano la stessa dignità di uno straniero, e permettetemi di dire: un palestinese la stessa dignità di un israeliano.”

Il cinema italiano e la sua importanza

Il cinema e i suoi lavoratori sono stati al centro di numerosi discorsi tra cui quello di Giuseppe Tornatore premiato con il Premio Cinecittà David 70:

“Ho girato due film interi qui, proprio qui al Teatro 5, e poi – più volte – anche blocchi di altri film. Una volta, durante la post produzione de La leggenda del pianista sull’Oceano, ho addirittura vissuto qui per due mesi, giorno e notte, dormivo qua, quindi un po’ mi sento a casa mia. Sono molto contento e onorato di essere stato chiamato a inaugurare questo nuovo premio: ringrazio Piera Detassis, l’Accademia del Cinema, Manuela Cacciamani, Chiara Sbarigia, il ministro della Cultura Giuli. Cinecittà e David di Donatello sono una formula magnifica: di David ho avuto il privilegio di riceverne tanti nella mia carriera, sono stati momenti bellissimi della mia vita professionale, e Cinecittà la ritengo casa mia, quindi mi fa piacere ricevere un premio che sintetizza, insieme, queste due esperienze. Lo voglio dedicare a tutti i registi e tutte le registe che in questo momento stanno lavorando al loro primo film: resistete e insistete!”.

Timothée Chalamet, vincitore del Davod Speciale, ammette di aver: “Ispirazione da De Sica, Fellini, da Ladri di biciclette”

Pupi Avati, premiato ieri sera con il David alla carriera dalla Ricci, si è rivolto direttamente alla sottosegretaria alla Cultura Borgonzoni per parlare dello stato del cinema italiano:

“Cinema Revolution è carina, ma noi abbiamo bisogno di qualcosima di più che Cinema Revolution… Vedere i David com’è oggi è una cosa meravigliosa però, questo lo voglio dire a Lucia, però non assomiglia al cinema italiano purtroppo. Qui c’è l’opulenza, nel cinema italiano ci sono le società, sono tutte società piccole e indipendenti che stanno facendo una fatica pazzesca… Secondo me la cosa più bella che si potrebbe fare è questa: la Schlein telefona alla Meloni: ‘Giorgia sono Elly, non potremmo vederci per mezz’ora con Giorgetti e parlare un attimo del cinema italiano?’. Non sarebbe opportuno, non sarebbe auspicabile?”

Ancora un pensiero alle guerre e a Gaza

Le guerre e in particolare della situazione a Gaza, sono stati citati anche da altri premiati nel corso della serata. Stefano Sardo uno dei vincitori per la miglior sceneggiatura non originale, ha detto: “Qualcuno sta rubando la gioia, la libertà e la vita a un sacco di gente dall’altra parte del mare. Non dimentichiamocelo, pensiamoci un secondo”

Margherita Vicario, vincitrice come miglior regista esordiente con il suo Gloria!, ha parlato di guerra e cinema italiano:

“Teniamo alta la barra della speranza, ma un’altra grande speranza è che i nostri rappresentanti politici investano un sacco di miliardi in arte, cultura, educazione, sanità e un pochino meno nelle armi!”

L’elenco completo dei vincitori

MIGLIOR FILM

Vermiglio, prodotto da Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero

MIGLIOR REGIA

Maura Delpero – Vermiglio

MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA

Margherita Vicario – Gloria!

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

Maura Delpero – Vermiglio

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli, Stefano Sardo – L’arte della gioia

MIGLIOR PRODUTTORE

Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per Cinedora, con Rai Cinema, in collaborazione con Charades (coproduzione con la Francia), Versus (coproduzione con il Belgio) – Vermiglio

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA

Tecla Insolia – L’arte della gioia

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

Elio Germano – Berlinguer – La grande ambizione

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

Valeria Bruni Tedeschi – L’arte della gioia

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Francesco Di Leva – Familia

MIGLIOR CASTING

Stefania Rodà, Maurilio Mangano – Vermiglio

MIGLIORE COMPOSITORE

Margherita Vicario, Davide Pavanello – Gloria!

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE

Aria! – Musica e testi di Margherita Vicario, Davide Pavanello, Edwyn Clark Roberts, Andrea Bonomo, Gianluigi Fazio interpretata da Margherita Vicario – Gloria!

MIGLIORE SCENOGRAFIA

Scenografia: Tonino Zera – Arredamento: Maria Grazia Schirripa, Carlotta Desmann – Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA

Mikhail Krichman – Vermiglio

MIGLIORI COSTUMI

Massimo Cantini Parrini – Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

MIGLIOR TRUCCO

Trucco: Alessandra Vita – Prostetico: Valentina Visintin – Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

MIGLIOR ACCONCIATURA

Aldo Signoretti, Domingo Santoro – Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

MIGLIORE MONTAGGIO

Jacopo Quadri – Berlinguer – La grande ambizione

MIGLIOR SUONO

Presa diretta: Dana Farzanehpour – Montaggio del suono: Hervé Guyader – Creazioni suoni: Hervé Guyader – Mix: Emmanuel De Boissieu – Vermiglio!

MIGLIORI EFFETTI VISIVI – VFX

Supervisore VFX: Victor Perez – Napoli – New York

MIGLIOR DOCUMENTARIO – Premio Cecilia Mangini

Lirica Ucraina di Francesca Mannocchi

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

Anora di Sean Baker

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Domenica sera di Matteo Tortone

DAVID DELLO SPETTATORE

C’è ancora domani di Paola Cortellesi

DAVID GIOVANI

Napoli – New York per la regia di Gabriele Salvatores

DAVID DELLO SPETTATORE

Diamanti per la regia di Ferzan Özpetek

DAVID ALLA CARRIERA

Pupi Avati

DAVID SPECIALE

Ornella Muti
Timothée Chalamet

PREMIO SPECIALE CINECITTÀ DAVID 70

Giuseppe Tornatore

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