Avete visto il primo episodio della seconda stagione di The Last of Us? Avete letto la recensione di Roberto Recchioni? Vi siete accapigliati via social con i vostri amici su una certa cosa che qui succede prima che nel videogioco? Bene (o male, dipende da voi). Ora possiamo parlare della nuova tipologia di infetti disponibile al Cordyceps Supermarket: chi sono gli Stalker e dove si collocano nella scala degli zomb… ehm, infetti di The Last of Us.
In questo primo episodio della stagione 2 di The Last of Us, Ellie (Bella Ramsey) e Dina (Isabela Merced) fanno le smargiasse, allontanandosi dalla squadra con cui sono andate in ricognizione e cercando guai al chiuso di un grande magazzino abbandonato. Ellie precipita al piano di sotto, perché non li fanno più i solai di una volta nei mondi postapocalittici, e qui incontra una nuova specie di infetti.
Una stalker, che non è per niente lenta e stupida come altri pupazzi umani del Cordyceps, e infatti riesce a mordere Ellie. Non fosse immune, la ragazza sarebbe bella (Ramsey) che morta. Nei videogiochi della serie The Last of Us, gli Stalker si vedono poco, rispetto alle altre tipologie di infetti, ma sono degli avversari temibili, proprio in quanto in grado di dare la caccia alle loro prede. Sono soggetti che hanno contratto l’infezione in un lasso di tempo che va dalle due settimane precedenti fino a un anno, e rappresentano il grado intermedio di infetti, tra i Runner e i Clicker.
Ai microfoni di IGN, Craig Mazin – co-creatore dello show con Neil Druckmann, nonché regista e sceneggiatore di questo primo episodio della stagione 2 – ha confermato che gli Stalker avranno un ruolo maggiore nello show rispetto ai giochi, perché un singolo infetto intelligente, in grado di tenderti un’imboscata, è ottimo materiale dal punto di vista narrativo. E, ha aggiunto sempre Mazin, è stata anche una delle cose che lo hanno spaventato di più quando si è cimentato con i giochi.
Quanto alle altre tipologie di infetti, facciamo un ripassone. Ci sono i Runner, infettatisi da poco e così chiamati perché sono dannatamente veloci. Poi gli Stalker, di cui abbiamo appena detto. Goditi l’infezione da Cordyceps per più di un anno e diventerai un Clicker, che sono ciechi ma molto, molto forti. Il nome deriva dai suoni che emettono per una sorta di sonar con cui si orientano.
Il quarto stadio dell’infezione è rappresentato dai Bloater. Grossi, deformi e in grado di assorbire una notevole quantità di piombo. Ne abbiamo visto uno in azione nel quinto episodio della prima stagione, quando Joel ed Ellie sono inseguiti dagli uomini di Kathleen Coghlan.
Una versione alternativa del quarto stadio dell’infezione sono gli Shambler, introdotti nel gioco The Last of Us Part II, e incontrati a Seattle e Santa Barbara. Sono come i Bloater, ma il loro aspetto è diverso per l’esposizione all’acqua o comunque a un ambiente differente. Lo stadio finale, il gran visir di tutti gli infetti, è il Rat King. Visto sempre in The Last of Us Part II, è una sorta di super-organismo composto da un ammasso di stalker, clicker, bloater che il Cordyceps ha assemblato (male) in un’unica mostruosità ambulante.
Roba da pettinare con il lanciafiamme, che vai a sapere se vedremo o meno in questa o nella prossima stagione dello show. Come se di gatte da pelare Ellie e Joel, del resto, non ne avessero già abbastanza…