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L’eternauta: un altro fumetto iconico prende vita su Netflix

L'eternauta arriva su Netflix: tutto sulla serie evento tratta dal fumetto cult argentino. Cast, trama, trailer e la lunga storia del suo adattamento.

Pubblicato il 29 aprile 2025 di Filippo Magnifico

Immagina di svegliarti e trovare la tua città ricoperta di neve.
Ma ogni singolo fiocco può ucciderti all’istante.
Sembra l’inizio di un incubo, vero?

Un altro fumetto leggendario è pronto a conquistare i nostri schermi: L’Eternauta, l’adattamento live-action del capolavoro argentino firmato da Héctor Germán Oesterheld e Francisco Solano López, sta per approdare su Netflix. Segnatevi la data: il 30 aprile 2025 la neve cadrà fuori stagione — e sarà più letale che mai.

Di cosa parla L’eternauta

Buenos Aires, una città che ha visto la neve pochissime volte nella sua storia, si risveglia sotto una nevicata mai vista prima. Ma non è un miracolo meteorologico: chiunque venga toccato dai fiocchi muore all’istante. È l’inizio della fine.
Nel caos che segue, un gruppo di sopravvissuti, bardati con tute improvvisate e maschere antigas, cerca di capire l’origine di quella mortale minaccia invisibile. A guidare la resistenza emerge Juan Salvo, un uomo comune che diventa simbolo di coraggio e leadership in un mondo che sta crollando.

Il cast de L’eternauta

A dare volto e anima a Juan Salvo troviamo Ricardo Darín (Argentina, 1985). Con lui:

  • Carla Peterson (Blondi)
  • César Troncoso (Yosi, the Regretful Spy)
  • Andrea Pietra (An Unexpected Love)
  • Ariel Staltari (Recurrence)
  • Marcelo Subiotto (Puan)
  • Claudio Martínez Bel (Rojo)
  • Orianna Cárdenas
  • Mora Fisz (Tierra Incógnita)

Chi ha creato la serie

Dietro la macchina da presa troviamo Bruno Stagnaro, già acclamato per Okupas, che ha curato anche la sceneggiatura insieme ad Ariel Staltari. L’intenzione è chiara: essere fedeli alla magia originale del fumetto, riportando sullo schermo la tensione, l’eroismo e la poetica urbana che hanno reso l’opera di Oesterheld una leggenda.
Come ha dichiarato Stagnaro:

«L’eternauta è stato uno dei primi racconti che ho letto per intero nella mia vita, avevo solo dieci anni. Per me, adattarlo ha significato un viaggio a ritroso nel tempo: essere fedele a quello sguardo bambino che scopriva un’avventura epica proprio sotto casa. Ho cercato di riportare in vita quell’emozione genuina — e di costruire, passo dopo passo, la figura di Juan Salvo, il grande eroe popolare di un’Argentina sull’orlo del collasso.»

Dove è ambientato e dove è stato girato L’eternauta

Buenos Aires non è solo la cornice: è un personaggio vivo, pulsante, che respira insieme ai protagonisti. Le riprese sono avvenute interamente nella capitale argentina, sfruttando la potenza visiva dei suoi quartieri per amplificare la tensione narrativa.

Il fumetto dietro la serie

L’eternauta, il celebre fumetto di Héctor Germán Oesterheld e Francisco Solano López, nasce nel 1957 come una serie di episodi pubblicati a puntate, per essere poi raccolto in volume nel 2015 e consacrato con un prestigioso Eisner Award.
Ma L’eternauta non è solo una storia di fantascienza: è un’incredibile metafora del collettivismo, della lotta contro l’oppressione e della forza delle comunità di fronte all’invisibile.
Con il tempo, il fumetto è diventato molto più di una semplice opera narrativa: un simbolo di resistenza e speranza, un pilastro dell’identità culturale argentina che ha saputo attraversare le generazioni e toccare l’anima di chiunque l’abbia letto.

La lunga strada verso l’adattamento de L’eternauta

Realizzare un adattamento di L’eternauta non è mai stato facile. La strada è stata lunga, tortuosa e disseminata di tentativi falliti.

Tutto iniziò nel 1968, quando la società di produzione pubblicitaria Gil & Bertolini acquisì i diritti per creare una serie animata che sarebbe stata presentata alla Prima Biennale Mondiale del Fumetto. L’idea era ambiziosa: ogni episodio introdotto dallo stesso Oesterheld, e animazioni realizzate con la costosissima tecnica del rotoscopio. Purtroppo, dopo la realizzazione di un pilota di 24 minuti, il progetto fu cancellato.

Nei successivi vent’anni, vari registi argentini come Fernando “Pino” Solanas, Gustavo Mosquera e Adolfo Aristarain tentarono di portare L’eternauta al cinema, scontrandosi però con problemi di budget e diritti. Aristarain, in particolare, dichiarò che l’unico modo sarebbe stato girarlo in inglese con attori americani, ma avrebbe snaturato l’anima profondamente argentina dell’opera.

Nel 1995, un’importante rete televisiva di Buenos Aires provò a sviluppare una miniserie, coinvolgendo anche una compagnia di animazione digitale. Sembrava cosa fatta, con un preliminare accordo firmato con un grande studio di Hollywood, ma il progetto naufragò.

Nel 2007, una casa di produzione italiana provò a collaborare con la famiglia Oesterheld e l’INCAA argentino per una co-produzione cinematografica, senza successo. Poco dopo, nel 2008, la regista Lucrecia Martel fu incaricata di un adattamento cinematografico, lavorando per un anno e mezzo su una sceneggiatura ambientata ai giorni nostri. Tuttavia, la famiglia Oesterheld giudicò il progetto troppo distante dallo spirito originale, e l’operazione si arenò.

Anche il regista spagnolo Álex de la Iglesia, nel 2018, manifestò interesse per l’adattamento, con Ricardo Darín già coinvolto come protagonista, ma il progetto non si concretizzò.

Nel frattempo, Bruno Stagnaro non smise mai di sognare L’eternauta. Già nel 2003, aveva scritto una propria versione ambientata in una Buenos Aires post-apocalittica contemporanea, testandola con Rodrigo de la Serna (protagonista di Okupas). Anche quella versione fu abbandonata per problemi di budget.

Finalmente, grazie alla crescente forza produttiva di Netflix e all’amore immutato per l’opera, il sogno è diventato realtà.

Il trailer ufficiale de L’eternauta

Nel trailer, Ricardo Darín si aggira in una Buenos Aires spettrale, mascherato e armato solo della propria volontà, alla ricerca della figlia perduta — mentre tutto intorno a lui si disgrega sotto una pioggia mortale.
Un assaggio potente di ciò che ci aspetta il 30 aprile su Netflix.