Cinema Trailer & Video Oscar & Premi

Oscar 2025, Zoe Saldaña vince come miglior attrice non protagonista

Pubblicato il 03 marzo 2025 di Marlen Vazzoler

Zoe Saldana ha vinto come miglior attrice non protagonista, grazie alla sua interpretazione in Emilia Pérez agli Oscar 2025, . L’attrice La sua è stata una vittoria storica, è la prima americana di discendenza Dominicana a vincere un Oscar.

Ha dedicato la sua vittoria a sua nonna che sarebbe stata fiera della nipote per aver ricevuto il premio in una pellicola in cui ha recitato e cantato in spagnolo.

“Mamma, mamma! La mia mamma è qui. A mia madre, mio padre e alle mie sorelle Marielle e Cecily.

Ogni cosa coraggiosa, straordinaria e bella che ho mai fatto nella mia vita è grazie a voi. Grazie di cuore. E a mio marito, con quei capelli meravigliosi…

Essere tua compagna è il più grande onore della mia vita. Tu hai appeso la luna, e i nostri splendidi, perfetti soli – Sai, Bowie e Zen – riempiono il nostro cielo di stelle ogni notte.

Mia nonna è arrivata in questo paese nel 1961. Sono una fiera figlia di genitori immigrati, con sogni, dignità e mani instancabili, e sono la prima americana di origini dominicane a ricevere un Academy Award. E so che non sarò l’ultima.

Spero che il fatto di ricevere un premio per un ruolo in cui ho potuto cantare e parlare in spagnolo significhi qualcosa. Se mia nonna fosse qui, sarebbe così felice.

Questo è per mia nonna, Argentina Sese. Grazie di cuore, grazie infinite.”

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da ScreenWeek™ (@screenweek)

Rispondendo a una giornalista sulla rappresentazione del Messica nel film e di come non sia stata apprezzata dalla comunità messicana, l’attrice ha difeso la pellicola:

“Mi dispiace molto che lei e molti messicani vi siate sentiti offesi. Non era nostra intenzione.

Abbiamo parlato e proveniamo da un luogo di amore, e lo ribadisco. Non condivido la sua opinione. Per me, il cuore di questo film non era il Messico. Non stavamo facendo un film su un paese. Stavamo facendo un film su quattro donne.

Queste donne avrebbero potuto essere russe, dominicane, nere [e] di Detroit, di Israele o di Gaza. Queste donne sono comunque donne universali che lottano ogni giorno per sopravvivere all’oppressione sistemica e per trovare la loro voce più autentica, e quindi non mi discosto da questo.

Sono anche sempre disponibile a sedermi con tutti i miei fratelli e sorelle messicani e, con amore e rispetto, a fare una grande conversazione su come Emilia avrebbe potuto essere stata fatta meglio. Non ho problemi. Accetto volentieri.”