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Oscar 2025: Tutti i vincitori, Anora si aggiudica 5 premi tra cui miglior film

Pubblicato il 02 marzo 2025 di Marlen Vazzoler

Anora è il grande vincitore della 97a edizione degli Academy Awards, la pellicola si è portata a casa cinque statuette tra cui il premio per il miglior film, miglior regista, sceneggiatura originale, montaggio, e attrice protagonista (Mikey Madison). Un importante record è stato raggiunto da Sean Baker che ha ritirato ben quattro statuette in un’unica serata e con un solo film.
Anche Walt Disney vinse quattro Oscar in un’unica sera nel 1954 ma per quattro opere differenti: documentario (The Living Desert), cortometraggio documentario (The Alaskan Eskimo), cortometraggio animato (Toot, Whistle, Plunk and Boom) e cortometraggio Two-Reel (Bear Country).

Alfonso Cuarón e Chloé Zhao, avevano ricevuto ciascuno quattro nomination rispettivamente nel 2019 con Roma e nel 2021, con Nomadland, ma entrambi portarono a casa solo due premi.

Francis Ford Coppola nel 1974 fu candidato in cinque categorie, due per La conversazione e tre con Il padrino: Parte II, solo con quest’ultimo portò a casa tre statuette. Il compositore Alan Menken vinse due dei quattro Oscar a cui fu candidato per La Bella e la Bestia nel 1993.

Bong Joon Ho ci andò molto vicino con Parasite nel 2020, quando salì quattro volte sul palco, ma il premio per il miglior film straniero viene assegnato al paese d’origine e non a una persona.

Inoltre Anora, Parasite, Giorni perduti (The Lost Weekend, 1945) e Marty, vita di un timido (Marty, 1955) sono gli unici film ad aver vinto il premio più importante al Festival di Cannes e poi l’Oscar per il miglior film. La Palma d’Oro è stata introdotta nel 1955, l’anno in cui la vinse Marty, sostituendo il Grand Prix du Festival International du Film come premio più importante del Festival, vinto da Giorni perduti nel 1946.

Durante l’accettazione del premio per il miglior film, Baker ha dichiarato:

“Guardare un film in sala con il pubblico è un’esperienza che ci permette di ridere insieme, di piangere insieme, di urlare e di litigare insieme, magari di stare seduti in un silenzio sconvolto, e in un momento in cui il mondo può sentirsi molto diviso, questo è più importante che mai. È un’esperienza comunitaria che non si può fare a casa e in questo momento l’esperienza del cinema è minacciata. Le sale cinematografiche, soprattutto quelle indipendenti, sono in difficoltà e spetta a noi sostenerle. Durante la pandemia abbiamo perso quasi 1.000 schermi negli Stati Uniti e continuiamo a perderli regolarmente. Se non invertiamo questa tendenza, perderemo una parte vitale della nostra cultura.”

La produttrice Samantha Quan ha aggiunto:

“Abbiamo realizzato questo film con pochissimi soldi, ma con tutto il nostro cuore. A tutti i sognatori e ai giovani registi, raccontate le storie che volete raccontare. Raccontate le storie che vi emozionano. Vi prometto che non ve ne pentirete mai”.

The Brutalist si è portato a casa tre premi: attore (Adrien Brody), colonna sonora originale (Daniel Blumberg) e fotografia (Lol Crawley), ripetendo tre delle quattro vittorie ottenute ai Bafta.

Seguono con due statuette: Dune: Parte Due (sonoro ed effetti visivi), Wicked (scenografia e costumi), Emilia Pérez (attrice non protagonista Zoe Saldaña, e canzone: El Mal Musica di Clément Ducol e Camille; Testi di Clément Ducol, Camille e Jacques Audiard).

Io sono ancora qui si è aggiudicato il premio per il miglior film internazionale, No Other Land per il miglior documentario e Flow per il miglior lungometraggio animato.

Sempre con una vittoria troviamo Conclave (miglior sceneggiatura adattata), A real Pain (miglior attore non protagonista Kieran Culkin) e The Substance (trucco e acconciatura).

A Complete Unknown e Nickel Boys sono stati gli unici film, candidati per il miglior film, a non vincere nemmeno un Oscar. Una serata che ha offerto qualche sorpresa, ma che ha confermato molti dei pronostici.

La serata è iniziata con l’esibizione di Ariana Grande che ha cantato Somewhere Over The Rainbow da Il mago di Oz, seguita da Cynthia Erivo che ha cantato Home dal musical The Wiz. Le due attrici hanno poi chiuso il loro numero cantando l’atteso Defying Gravity dal musical Wicked, dove hanno interpretato Glinda ed Elphaba. Le due attrici sono candidate rispettivamente come miglior attrice non protagonista e miglior attrice.

 

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Ricordiamo che da questa edizione l’AMPAS ha deciso che non verranno cantate le canzoni in gara.

Morgan Freeman ha reso omaggio a Gene Hackman quando ha presentato segmento ‘in memoriam’: “Ho perso un caro amico”. Anche quest’anno sui social e non solo, è stata notata l’assenza di figure importanti che ci hanno lasciato nell’ultimo anno, a partire da Alain Delon.

Segnaliamo che sul red carpet Halle Berry si è vendicata di Adrien Brody. L’attrice ventidue anni fa era stata baciata dall’attore sul palco, dopo la vittoria per l’Oscar per il miglior attore con Il pianista.

La Berry ha scherzato con Marc Malkin di Variety sul red carpet:

“È stata una serata incredibile per lui e anche per me. Essere parte del suo momento… stasera dovevo ripagarlo. L’ho visto alle feste, ma questa è la prima volta da quella sera che lo vedo sul tappeto rosso. Quest’anno è stato nominato. Se l’è meritata”.

La lista completa dei vincitori

Miglior attore non protagonista
Kieran Culkin, A Real Pain

 

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Miglior film d’animazione
Flow, Gints Zilbalodis, Matīss Kaža, Ron Dyens e Gregory Zalcman (primo Oscar della Lettonia)

 

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Miglior cortometraggio d’animazione
In the Shadow of the Cypress, Shirin Sohani e Hossein Molayemi

 

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Migliori costumi
Wicked, Paul Tazewell (primo costumista nero a vincere questo premio)

 

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Miglior sceneggiatura originale
Anora, scritto da Sean Baker: “Voglio ringraziare la comunità delle lavoratrici del sesso. Hanno condiviso le loro storie. Hanno condiviso con me esperienze di vita nel corso degli anni. Il mio più profondo rispetto”.

 

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Miglior sceneggiatura non originale
Conclave, sceneggiatura di Peter Straughan

 

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Miglior trucco e acconciatura
The Substance, Pierre-Olivier Persin, Stéphanie Guillon e Marilyne Scarselli

 

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Miglior montaggio
Anora, Sean Baker

 

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Miglior attrice non protagonista
Zoe Saldaña, Emilia Pérez (potete ascoltare qui i suoi discorsi)

 

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Miglior scenografia
Wicked, Production Design: Nathan Crowley; Set Decoration: Lee Sandales

 

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Miglior canzone originale
El Mal da Emilia Pérez; Musica di Clément Ducol and Camille; Testi di Clément Ducol, Camille e Jacques Audiard

 

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Miglior cortometraggio documentario
The Only Girl in the Orchestra, Molly O’Brien e Lisa Remington

 

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Miglior documentario
No Other Land, Basel Adra, Rachel Szor, Hamdan Ballal e Yuval Abraham. Abraham, ricevendo il premio ha dichiarato: “C’è una soluzione politica senza supremazia etnica, con diritti nazionali per entrambi i nostri popoli.
E devo dire che, mentre sono qui, la politica estera di questo Paese sta contribuendo a bloccare queste cose, perché?”

 

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Miglior sonoro
Dune: Parte Due, Gareth John, Richard King, Ron Bartlett and Doug Hemphill

 

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Migliori effetti visivi
Dune: Parte Due, Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer

 

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Miglior cortometraggio
I’m Not a Robot, Victoria Warmerdam e Trent

 

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Miglior fotografia
The Brutalist, Lol Crawley

 

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Miglior film internazionale
Brasile, Io sono ancora qui (prima vittoria per un film brasiliano)

 

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Miglior colonna sonora originale
The Brutalist, Daniel Blumberg

 

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Miglior attore
Adrien Brody, The Brutalist

 

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Miglior regista
Anora, Sean Baker

 

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Miglior attrice
Mikey Madison, Anora

 

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Miglior film
Anora, produttori Alex Coco, Samantha Quan e Sean Baker

 

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Ecco la lista delle vittorie per opera e distributori. I film presentati a Cannes e a Venezia hanno rappresentato oltre il 60% delle vittorie agli Oscar, in quattordici delle ventitré categorie.

Film/corti

Anora: 5
The Brutalist: 3
Dune: Parte Due: 2
Emilia Pérez: 2
Wicked: 2
Conclave: 1
Flow: 1
I’m Not a Robot: 1
Io sono ancora qui: 1
In the Shadow of the Cypress: 1
No Other Land: 1
The Only Girl in the Orchestra: 1
A Real Pain: 1
The Substance: 1

Distributore

Neon: 5
A24: 3
Netflix: 3
Universal Pictures: 2
Warner Bros Pictures: 2
Focus Features: 1
The New Yorker: 1
Searchlight: 1
Auto-distribuzione: 1
Sideshow/Janus Films: 1
Senza distributore: 3