La storia di Biancaneve è una delle fiabe più amate e riconoscibili al mondo, un racconto intramontabile che ha attraversato epoche e generazioni senza mai perdere il suo fascino. A renderla davvero iconica è stato senza dubbio il classico d’animazione Biancaneve e i sette nani del 1937, il primo lungometraggio animato della Disney, che ha consacrato il personaggio nell’immaginario collettivo e definito un modello per l’intero genere fiabesco.
Da allora, il cinema ha spesso cercato di reinterpretare questa storia in chiave live-action, restituendone versioni sempre nuove, che spaziano dal fantasy all’action, dal dramma romantico alla satira, ognuna con una propria cifra stilistica e visione narrativa. Il mito di Biancaneve ha affascinato numerosi registi, dando vita a opere molto diverse tra loro, capaci di riflettere i gusti, i valori e le estetiche delle rispettive epoche.
In attesa di scoprire come la Disney reinterpreterà la sua stessa leggenda nel prossimo adattamento, in uscita il 20 marzo, vale la pena fare un viaggio attraverso le principali versioni live-action di Biancaneve che il cinema ha proposto nel corso del tempo.
Una delle prime versioni live-action meno conosciute è La meravigliosa favola di Biancaneve, un film turco diretto da Ertem Göreç e interpretato da Zeynep Değirmencioğlu. Si tratta di un remake non ufficiale del classico animato Disney del 1937. Il film segna l’inizio di una trilogia di adattamenti fiabeschi con protagonista la giovane stella del cinema turco, all’epoca molto amata, e sceneggiati da Hamdi Değirmencioğlu, padre dell’attrice. La trilogia prosegue nel 1971 con Ayşecik ve sihirli cüceler rüyalar ülkesinde e La meravigliosa favola di Cenerentola.
Negli anni Sessanta, il cinema americano propose un adattamento musicale della storia con Biancaneve e i tre compari. Il film si distingue per l’interpretazione di Carol Heiss, campionessa olimpica di pattinaggio su ghiaccio, nel ruolo della protagonista. Si tratta anche della seconda partecipazione cinematografica del celebre trio comico statunitense dei Tre Marmittoni, formato da Moe Howard, Larry Fine e Joe DeRita. Biancaneve e i tre compari è stato l’unico film degli anni ’60 del trio girato a colori, ma anche il meno apprezzato. La critica non gradì la scarsa presenza in scena dei Tre Marmittoni, tanto che lo stesso Moe Howard definì il film “l’errore technicolor” del gruppo. Nonostante il modesto successo al botteghino, la pellicola fu candidata nel 1961 al Writers Guild of America Award per la miglior sceneggiatura per una commedia musicale.
Diretto da Michael Cohn, questo film presenta una delle versioni più oscure della fiaba. Monica Keena interpreta una Biancaneve vulnerabile ma determinata, mentre Sigourney Weaver dà vita a una matrigna particolarmente inquietante. Il film, che mescola elementi horror e drammatici, si discosta nettamente dall’estetica più favolistica della tradizione Disney.
Nel 2001, la televisione ha proposto La vera storia di Biancaneve, una rivisitazione della fiaba classica con un taglio più psicologico, che approfondisce in particolare il complesso rapporto tra Biancaneve e la matrigna. Nei panni della protagonista troviamo Kristin Kreuk, qui al suo debutto televisivo nel ruolo principale, prima di diventare nota al grande pubblico come Lana Lang nella serie Smallville. Il cast comprende anche Miranda Richardson nel ruolo della Regina Cattiva, affiancata da Vincent Schiavelli e Tom Irwin. Il film è andato in onda negli Stati Uniti il 17 marzo 2002 sulla rete ABC, all’interno del ciclo The Wonderful World of Disney, mentre in Italia è stato trasmesso il 7 gennaio 2004 in tarda serata su Italia 1.
Una delle rivisitazioni più celebri degli ultimi anni è Biancaneve e il cacciatore (Snow White and the Huntsman), film fantasy statunitense del 2012 diretto da Rupert Sanders, al suo debutto alla regia. Ispirato alla fiaba tedesca dei fratelli Grimm, il film reinterpreta la storia in chiave epica, trasformando Biancaneve — interpretata da Kristen Stewart — in una figura guerriera, determinata a riconquistare il suo regno. Charlize Theron offre un’interpretazione intensa e visivamente affascinante della Regina Cattiva, mentre Chris Hemsworth veste i panni del cacciatore, alleato della protagonista. L’estetica cupa e l’impronta fantasy, che richiama atmosfere alla Il Signore degli Anelli, sono tra gli elementi più apprezzati della pellicola, che ha ottenuto un buon riscontro al botteghino con un incasso mondiale di 396,6 milioni di dollari a fronte di un budget di 170 milioni. Il film ha ricevuto due nomination agli Oscar 2013 (85ª edizione) per i migliori effetti visivi e i migliori costumi. Nel 2016 è uscito un sequel/prequel, Il cacciatore e la regina di ghiaccio, diretto da Cedric Nicolas-Troyan, già supervisore agli effetti visivi del primo film.
Nello stesso anno, il regista Tarsem Singh ha portato al cinema Biancaneve (Mirror Mirror), una rivisitazione della celebre fiaba in chiave brillante e giocosa. A differenza della cupa versione diretta da Rupert Sanders, questo film adotta un tono più leggero e fiabesco, puntando su una narrazione ironica e un’estetica ricca di colori vivaci e scenografie sfarzose. Protagonista è Lily Collins nel ruolo di Biancaneve, affiancata da Julia Roberts in una versione sarcastica e sopra le righe della Regina Cattiva. Completano il cast Armie Hammer nei panni del principe e Sean Bean in quelli del re. Liberamente ispirato alla fiaba Biancaneve e i sette nani, il film si distingue per il suo stile visivo barocco e teatrale, elemento che gli è valso una candidatura agli Oscar 2013 nella categoria Migliori costumi.
La Disney ha deciso di riproporre in live-action il suo classico del 1937, con Biancaneve, diretto da Marc Webb, già noto per The Amazing Spider-Man. Nel film, Rachel Zegler, protagonista di West Side Story (2021), interpreta la protagonista, mentre Gal Gadot veste i panni dell’iconica Regina Cattiva. Il nuovo adattamento si propone di aggiornare la celebre fiaba per un pubblico contemporaneo, con l’intento di renderla più inclusiva e sensibile ai temi sociali attuali. In questa versione, la narrazione è stata rinnovata, con una protagonista più indipendente e meno legata al classico trope della “principessa salvata dal principe”. A supervisionare il progetto sono stati i celebri compositori Benj Pasek e Justin Paul, vincitori dell’Oscar per La La Land, che hanno scritto nuove canzoni per il film, arricchendo la colonna sonora originale con brani inediti pensati per riflettere meglio la personalità e l’evoluzione del personaggio di Biancaneve. Biancaneve si inserisce nel più ampio progetto Disney di rivisitazione in live-action dei suoi classici d’animazione, puntando a un equilibrio tra nostalgia e rinnovamento.
Il motivo per cui Biancaneve continua a ispirare nuove versioni cinematografiche risiede nella forza archetipica della sua storia. Il conflitto tra innocenza e malvagità, il tema della bellezza come fonte di pericolo, il viaggio della protagonista verso l’autonomia sono elementi che si prestano a infinite reinterpretazioni.
Il cinema ha dimostrato come questa fiaba possa assumere sfumature diverse a seconda della sensibilità del tempo: dalla visione classica della Disney alle rivisitazioni gotiche, ironiche o epiche. Il nuovo live-action del 2025 non sarà che l’ennesimo capitolo di una storia che continua a evolversi, adattandosi ai gusti e alle aspettative delle nuove generazioni.