Negli anni della pandemia, lo streaming sembrava il futuro inevitabile dell’intrattenimento. Le sale cinematografiche erano chiuse, il pubblico era confinato in casa, e le piattaforme digitali si moltiplicavano. Tutti i grandi dell’industria — da Disney a Warner Bros., da Amazon ad Apple — hanno lanciato o potenziato i propri servizi, investendo miliardi nella corsa allo streaming. Per un momento, abbiamo creduto che fosse una strada obbligata e senza ritorno. Ma oggi, tra inflazione, saturazione del mercato e una feroce competizione, la realtà è più dura: la bolla sta per esplodere. E neppure Apple è immune.
Secondo un nuovo report pubblicato da The Information, Apple TV+, il servizio premium della casa di Cupertino, continua a operare in forte perdita: oltre 1 miliardo di dollari all’anno. La società spende circa 4,5 miliardi l’anno per i contenuti, cifra già in calo rispetto ai 5 miliardi degli anni precedenti. Il problema è che i ricavi non tengono il passo: Apple TV+ conta circa 45 milioni di abbonati, ma molti di questi usufruiscono di offerte promozionali, accessi gratuiti o tariffe scontate tramite operatori terzi.
Apple non ha commentato ufficialmente il report, né fornisce regolarmente dati specifici su Apple TV+. Il servizio è incluso nella più ampia divisione “Servizi”, che comprende anche Apple Music, l’App Store e iCloud. Questa divisione ha registrato 26,3 miliardi di dollari di ricavi nel trimestre conclusivo del 2024, con un incremento del 14% su base annua. Tuttavia, il peso economico di Apple TV+ all’interno di questo comparto resta limitato.
Eppure, Apple è consapevole del problema. Già nel luglio 2024, un’analisi di Lucas Shaw su Bloomberg aveva messo in luce le difficoltà economiche del servizio. Secondo il report, Eddy Cue, dirigente responsabile per i servizi digitali di Apple, avrebbe chiesto ai capi di Apple Studios, Zack Van Amburg e Jamie Erlicht, di esercitare un maggiore controllo sulle spese di produzione. Un esempio emblematico è la seconda stagione della serie Severance, con un budget che si aggira sui 20 milioni di dollari per episodio — una cifra enorme per una serie senza effetti speciali spettacolari o draghi fotorealistici, come ha ironicamente sottolineato Shaw.
Il caso Severance è solo uno tra tanti. Apple è nota a Hollywood per la sua generosità nei finanziamenti, e con una capitalizzazione di mercato superiore ai 3 trilioni di dollari e utili annui da oltre 100 miliardi, ha certamente le risorse per sostenere spese ingenti. Tuttavia, l’azienda sembra ora voler razionalizzare, rendendo ogni investimento più mirato e sostenibile.
Ma perché Apple ha investito così tanto nello streaming? Le motivazioni sono due. Primo: diversificare le entrate e ridurre la dipendenza dall’hardware, in particolare dall’iPhone. Secondo: usare Apple TV+ come leva di marketing per rafforzare l’ecosistema Apple, offrendo contenuti esclusivi capaci di attrarre e fidelizzare nuovi utenti. Tuttavia, con poche eccezioni come Ted Lasso, molti contenuti non hanno raggiunto un pubblico ampio, riducendo l’impatto strategico della piattaforma.
Secondo i dati di Antenna, Apple TV+ contava solo 18 milioni di abbonati negli Stati Uniti a gennaio 2024 — una cifra modesta rispetto ai concorrenti. Inoltre, tra abbonamenti gratuiti inclusi con l’acquisto di dispositivi Apple o offerte come i pacchetti T-Mobile e Comcast, il ricavo medio per utente resta sensibilmente inferiore ai 9,99 dollari mensili richiesti dal piano standard.
Eppure, i contenuti non mancano. Le serie di punta includono Ted Lasso, The Morning Show, Severance, Silo, Shrinking, Bad Sisters, Slow Horses, Disclaimer, Hijack, Loot, Palm Royale e Masters of the Air. Tra i film, spiccano Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, CODA (premio Oscar), Fly Me to the Moon con Scarlett Johansson, The Family Plan con Mark Wahlberg, Wolfs con George Clooney e The Instigators con Matt Damon. C’è spazio anche per lo sport, con la Friday Night Baseball trasmessa in esclusiva.
Il richiamo di Eddy Cue a un maggior rigore finanziario è un chiaro segnale: Apple non intende più spendere a occhi chiusi. Se vuole rendere Apple TV+ un servizio sostenibile — economicamente e strategicamente — dovrà trovare un equilibrio tra qualità e budget, tra prestigio e audience.
La sfida è enorme. Ma se c’è un’azienda che può permettersi di giocare sul lungo termine, quella è Apple. Resta solo da capire se lo streaming resterà un tassello chiave del suo futuro… o solo un costoso esperimento da ridimensionare.
Fonte: Viariety
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