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La crisi silenziosa dello streaming: Apple TV+ perde oltre 1 miliardo di dollari all’anno

Apple TV+ in rosso di oltre 1 miliardo l’anno: i costi per le produzioni originali superano di gran lunga i ricavi.

Pubblicato il 21 marzo 2025 di Filippo Magnifico

Negli anni della pandemia, lo streaming sembrava il futuro inevitabile dell’intrattenimento. Le sale cinematografiche erano chiuse, il pubblico era confinato in casa, e le piattaforme digitali si moltiplicavano. Tutti i grandi dell’industria — da Disney a Warner Bros., da Amazon ad Apple — hanno lanciato o potenziato i propri servizi, investendo miliardi nella corsa allo streaming. Per un momento, abbiamo creduto che fosse una strada obbligata e senza ritorno. Ma oggi, tra inflazione, saturazione del mercato e una feroce competizione, la realtà è più dura: la bolla sta per esplodere. E neppure Apple è immune.

Secondo un nuovo report pubblicato da The Information, Apple TV+, il servizio premium della casa di Cupertino, continua a operare in forte perdita: oltre 1 miliardo di dollari all’anno. La società spende circa 4,5 miliardi l’anno per i contenuti, cifra già in calo rispetto ai 5 miliardi degli anni precedenti. Il problema è che i ricavi non tengono il passo: Apple TV+ conta circa 45 milioni di abbonati, ma molti di questi usufruiscono di offerte promozionali, accessi gratuiti o tariffe scontate tramite operatori terzi.

Apple non ha commentato ufficialmente il report, né fornisce regolarmente dati specifici su Apple TV+. Il servizio è incluso nella più ampia divisione “Servizi”, che comprende anche Apple Music, l’App Store e iCloud. Questa divisione ha registrato 26,3 miliardi di dollari di ricavi nel trimestre conclusivo del 2024, con un incremento del 14% su base annua. Tuttavia, il peso economico di Apple TV+ all’interno di questo comparto resta limitato.

Eppure, Apple è consapevole del problema. Già nel luglio 2024, un’analisi di Lucas Shaw su Bloomberg aveva messo in luce le difficoltà economiche del servizio. Secondo il report, Eddy Cue, dirigente responsabile per i servizi digitali di Apple, avrebbe chiesto ai capi di Apple Studios, Zack Van Amburg e Jamie Erlicht, di esercitare un maggiore controllo sulle spese di produzione. Un esempio emblematico è la seconda stagione della serie Severance, con un budget che si aggira sui 20 milioni di dollari per episodio — una cifra enorme per una serie senza effetti speciali spettacolari o draghi fotorealistici, come ha ironicamente sottolineato Shaw.

Il caso Severance è solo uno tra tanti. Apple è nota a Hollywood per la sua generosità nei finanziamenti, e con una capitalizzazione di mercato superiore ai 3 trilioni di dollari e utili annui da oltre 100 miliardi, ha certamente le risorse per sostenere spese ingenti. Tuttavia, l’azienda sembra ora voler razionalizzare, rendendo ogni investimento più mirato e sostenibile.

Ma perché Apple ha investito così tanto nello streaming? Le motivazioni sono due. Primo: diversificare le entrate e ridurre la dipendenza dall’hardware, in particolare dall’iPhone. Secondo: usare Apple TV+ come leva di marketing per rafforzare l’ecosistema Apple, offrendo contenuti esclusivi capaci di attrarre e fidelizzare nuovi utenti. Tuttavia, con poche eccezioni come Ted Lasso, molti contenuti non hanno raggiunto un pubblico ampio, riducendo l’impatto strategico della piattaforma.

Secondo i dati di Antenna, Apple TV+ contava solo 18 milioni di abbonati negli Stati Uniti a gennaio 2024 — una cifra modesta rispetto ai concorrenti. Inoltre, tra abbonamenti gratuiti inclusi con l’acquisto di dispositivi Apple o offerte come i pacchetti T-Mobile e Comcast, il ricavo medio per utente resta sensibilmente inferiore ai 9,99 dollari mensili richiesti dal piano standard.

Eppure, i contenuti non mancano. Le serie di punta includono Ted Lasso, The Morning Show, Severance, Silo, Shrinking, Bad Sisters, Slow Horses, Disclaimer, Hijack, Loot, Palm Royale e Masters of the Air. Tra i film, spiccano Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, CODA (premio Oscar), Fly Me to the Moon con Scarlett Johansson, The Family Plan con Mark Wahlberg, Wolfs con George Clooney e The Instigators con Matt Damon. C’è spazio anche per lo sport, con la Friday Night Baseball trasmessa in esclusiva.

Un futuro incerto, ma non senza ambizioni

Il richiamo di Eddy Cue a un maggior rigore finanziario è un chiaro segnale: Apple non intende più spendere a occhi chiusi. Se vuole rendere Apple TV+ un servizio sostenibile — economicamente e strategicamente — dovrà trovare un equilibrio tra qualità e budget, tra prestigio e audience.

La sfida è enorme. Ma se c’è un’azienda che può permettersi di giocare sul lungo termine, quella è Apple. Resta solo da capire se lo streaming resterà un tassello chiave del suo futuro… o solo un costoso esperimento da ridimensionare.

Fonte: Viariety

Tag: Apple TV

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