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Harry Potter: Janet McTeer in trattative per la McGranitt, Paapa Essiedu vicino a chiudere l’accordo per Piton
Costa Concordia, annunciata Floating Lives la serie sul naufragio del 2012
Gene Hackman è morto per la combinazione dell’Alzheimer e di una grave malattia cardiaca, una settimana dopo la moglie
Avatar: Fire & Ash sarà più lungo del secondo film, nuovo concept art
Scorci inediti nel secondo trailer de La Città Proibita
Il film di Peaky Blinders potrebbe arrivare nei cinema!
Dall’11 marzo una serata al mese, dedicata ai cortometraggi
Dopo il preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Albus Silente (Dumbledore in originale, ndr.) che avrà il volto di John Lithgow, sono stati confermati altri due membri del corpo docenti della serie tv di Harry Potter in lavorazione a HBO.
Le fonti di Deadline rivelano che Janet McTeer (Kaos, The Menu, Ozark) è in trattative per il ruolo dell’insegnante di Trasfigurazione Minerva McGranitt (McGonagall in originale, ndr.). La McTeer è poco più giovane della compianta Maggie Smith, quando è stata scelta per il ruolo della vicepreside di Hogwarts e direttrice della Casa di Grifondoro nei film di Harry Potter (2001-2011).
Le voci sul casting di Paapa Essiedu (The Lazarus Project) nel ruolo dell’insegnante di pozioni Severus Piton, interpretato nei film da Alan Rickman, sono confermate. L’attore è prossimo alla chiusura dell’accordo.
In questo nuovo adattamento è stato sottolineato come le età canoniche dei personaggi verranno maggiormente rispettate, Essiedu ha una trentina d’anno mentre Rickman aveva superato i cinquanta.
La sceneggiatrice/showrunner Francesca Gardiner e il regista/produttore esecutivo Mark Mylod hanno intenzione di mettere in scena un adattamento più fedele dei romanzi di J.K. Rowling.
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Le riprese cominceranno nei prossimi mesi presso i Warner Bros Studios Leavesden mentre la premiere su HBO è prevista per la fine del 2026/ gli inizi del 2027.
Fremantle, di proprietà Lux Vide, sta lavorando a una produzione internazionale che adatterà per il piccolo schermo il naufragio della Costa Concordia nella notte del 13 gennaio 2012.
Il produttore Luca Bernabei si è assicurato i diritti sulla vita degli otto vigili del fuoco della guardia costiera di Grosseto che hanno salvato 30 passeggeri, ancora dispersi, dopo l’abbandono della nave da parte di 4.200 persone, tra equipaggio e ospiti. Bernabei ha spiegato che ogni episodio seguirà un vigile del fuoco e uno dei passeggeri che ha salvato, spostandosi tra passato e presente – contrapponendo le vite del soccorritore e dell’ospite prima della tragedia. In questo modo, ha detto Bernabei, “Possiamo entrare in contatto con questi personaggi a un livello più profondo e capire cosa hanno rischiato di perdere”.
Alla sceneggiatura Mario Ruggeri (Blanca, Devils), Giampiero Rigosi (The Red Door) e Carlo Lucarelli (The Red Door, L’isola dell’angelo caduto) che hanno già lavorato a La Bibbia per Lux Vide.
La serie verrà realizzata presso gli studi di Lux Vide nella periferia di Roma, dove è stata girata Sandokan. La sede vanta un muro OLED a 360° con risoluzione a 24K, alto 15 metri e lungo 230 metri. Lux Vide utilizzerà questa struttura e sperimenterà una nuova e innovativa tecnologia 3D.
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La causa della morte di Gene Hackman è stata rivelata dall’autopsia del 27 febbraio: una grave malattia cardiaca complicata dal morbo di Alzheimer, inoltre si presume che la moglie Betsy Arakawa sia deceduta intorno all’11 febbraio, una settimana prima.
La coppia e uno dei loro cani sono stati scoperti morti e mummificati nella loro casa di Santa Fe, dagli addetti alla manutenzione della proprietà alle 13:45 del 26 febbraio. Lei distesa sul pavimento del bagno, con delle pillole sparse accanto a lei, e lui disteso sul pavimento in una stanza separata dell’abitazione. Le autorità avevano già reso noto che la coppia non era morta né per avvelenamento da monossido di carbonio né per suicidio.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta dalla dottoressa Heather Jarrell il medico legale del New Mexico assieme allo sceriffo di Santa Fe Adan Mendoza e ad altri funzionari della contea, è stato spiegato che il 95enne premio Oscar è morto il 18 febbraio, dopo non aver mangiato per giorni. La dottoressa Jarrell ha spiegato:
“È ragionevole concludere che il signor Hackman sia morto il 18 febbraio. La sua salute era molto cagionevole. La causa del decesso del signor Gene Hackman, di 95 anni, è una malattia cardiovascolare ipertensiva e aterosclerotica, con il morbo di Alzheimer come fattore significativo.
L’esame autoptico e la TAC post mortem completa non hanno evidenziato alcun reperto acuto di trauma interno o esterno, mentre hanno mostrato una grave malattia cardiaca, tra cui molteplici interventi chirurgici che hanno coinvolto il cuore, prove di precedenti attacchi cardiaci e gravi alterazioni dei reni a causa dell’ipertensione arteriosa cronica”.
La moglie di Hackman, secondo le autorità sanitarie del New Mexico, sembra essere deceduta a causa della sindrome polmonare da Hantavirus una malattia rara che non si trasmette da persona a persona ma principalmente attraverso le feci dei roditori. I test hanno dimostrato che Hackman non aveva l’Hantavirus.
Lo sceriffo ha aggiunto che Arakawa era in giro poche ore prima del suo probabile decesso, il suo ultimo avvistamento tramite le telecamere di sicurezza risale alle 17:30 dell’11 febbraio.
Le indagini sulla morte degli Hackman sono ancora in corso, per il momento, lo sceriffo ha sottolineato che ci sono alcune: “Questioni in sospeso che dobbiamo risolvere”.
EXCLUSIVE 💧
Lo’ak rides an ilu in new #Avatar: Fire And Ash concept art.
Fire And Ash was “split” from The Way Of Water in the writing process because “we had too many great ideas” to pack into a single film, James Cameron tells Empire.
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— Empire (@empiremagazine) March 7, 2025
James Cameron ritorna sui suoi passi, e rivela che Avatar: Fire And Ash avrà una durata maggiore del seguito Avatar: La via dell’acqua 192 minuti (3 ore e 12 minuti).
Parlando con la rivista Empire ha detto: “Il terzo film sarà in realtà un po’ più lungo del secondo”.
Il primo Avatar durava 162 minuti, la lunghezza delle pellicole sta crescendo di pari passo con il numero dei sequel.
Cameron ha spiegato che il piano originale prevedeva solo tre seguiti, ma è stato necessario dividere la storia del primo sequel in due film a cui ha lavorato con gli sceneggiatori Rick Jaffa e Amanda Silver:
“In poche parole, avevamo troppe grandi idee racchiuse nel primo atto del secondo film. Il [film] si muoveva come un bullet train e non stavamo approfondendo abbastanza i personaggi. Così ho detto: ‘Ragazzi, dobbiamo dividerlo'”
Silver ha aggiunto: “È stato spettacolare. Si parla profondamente di un personaggio per giorni e giorni, e all’improvviso eccolo lì. I personaggi avevano bisogno di respirare.
Questi film sono molto di più di una trama incalzante e di uno spettacolo meraviglioso. Sono dei veri e propri personaggi”.
Le esperienze personale, aggiunge Cameron, sono state essenziali:
“Questi personaggi sono un amalgama di noi, della nostra infanzia, del nostro ruolo di genitori, degli errori che abbiamo commesso e che probabilmente in qualche misura continuiamo a commettere come genitori.
Voglio dire, Jake è un duro figlio di puttana. È molto duro con i suoi figli. Beh, io sono così”.
Jaffa invece ha riversato se stesso nel figlio di mezzo di Jake, Lo’ak che vediamo nel nuovo concept art con un ilu:
“Una mia cara amica che ha visto La via dell’acqua – una donna con cui sono cresciuto – mi ha scritto dopo averlo visto e mi ha detto che il rapporto tra Lo’ak e Neteyam le ricordava il rapporto che avevo con mio fratello maggiore”
Arriva oggi in anteprima nelle sale italiane La Città Proibita, terzo film del regista Gabriele Mainetti dopo Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out, di cui possiamo vedere il secondo trailer ufficiale. Le nuove scene inedite del film fanno un po’ luce sul passato di Mei (Yaxi Liu), apparentemente vittima del traffico di esseri umani sotto il comando dello spietato Mr. Wang (Chunyu Shanshan).
Sua sorella era venuta a Roma per liberarla, ma cosa le è accaduto?
Una pellicola di arti marziali ambientata a Roma che prende a mani basse dai codici del genere e li adatta alla realtà italiana. Ne abbiamo parlato nella nostra recensione. Il film verrà distribuito nelle sale dal 13 marzo.
Una buona notizia per i fan di Peaky Blinders, lo sceneggiatore Steven Knight ha suggerito la possibilità di una distribuzione cinematografica del film Immortal Man, prima del suo lancio su Netflix.
Parlando con Playlist ha condiviso il suo entusiasmo per la pellicola: “Abbiamo terminato le riprese il 13 dicembre. Abbiamo Barry Keoghan, Tim Roth, Rebecca Ferguson e ovviamente Cillian Murphy e Stephen Graham. E devo dire che è incredibilmente bello.”
Dal 2013 al 2022, nel corso di sei stagioni, la serie ha raccolto un crescente numero di fan internazionali e Knight vorrebbe che i fan vivessero questa esperienza nelle sale:
“Voglio davvero che i fan di Peaky, che sono stati una grande parte di questo progetto, lo guardino tutti insieme nello stesso luogo. La comunicazione è stata tutta virtuale, ma voglio che questo avvenga nei cinema, in modo che le persone possano sedersi insieme e guardarlo”.
Ha poi assicurato che questa non sarà la conclusione di Peaky Blinders: “Questa è la giusta conclusione del primo capitolo. Finché c’è appetito e ho storie da raccontare, perché no?”.
Murphy riprende il ruolo del gangster Thomas Shelby in questo film ambientato dopo la Prima Guerra Mondiale, nel 1919. La pellicola si trova in post-produzione.
Dall’11 marzo più di 100 i cinema di tutta Italia programmeranno, per un anno ogni secondo martedì del mese, una selezione di cortometraggi per la durata di 70 minuti. L’iniziativa Corto che Passione! vede la partecipazione della Federazione Italiana Cinema d’Essai, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Rai Cinema e Alice nella Città, in collaborazione con l’Italian Short Film Association, con il sostegno della Direzione generale Cinema e audiovisivo del MIC e di Deluxe Digital.
I cinque cortometraggi al cinema che si potranno vedere l’11 Marzo:
All’iniziativa collaborano anche l’Associazione U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) e il Collettivo under 35 (100autori, WGI, Anac).