Cinema

Chuck Norris: 5 film per gli 85 anni dell’ultimo invincibile

Viaggio dentro il meglio della cinematografia dell’attore ed artista marziale americano, un piccolo grande divo

Pubblicato il 10 marzo 2025 di Giulio Zoppello

Lui quando parla a vanvera, vanvera risponde. Solo lui può dividere per zero e prendere il sole con le mani. Può far venire il cancro alle sigarette e dona spesso sangue alla croce rossa. Non il suo ovviamente. Su Chuck Norris nel corso degli anni le battute, barzellette sono diventate così tante che persino lui le ha rese parte del suo personaggio. Tra i tanti “duri cinematografici” della sua generazione, Chuck Norris, al secolo Carlos Ray Norris, è uno dei pochi a poter vantare una carriera di assoluto livello nelle arti marziali. Ma è sul piccolo e grande schermo che è diventato un mito generazionale e oggi, in occasione del suo 85° compleanno, vogliamo andare a ripescare il meglio della sua cinematografia con una Top 5. Sì, perché ben prima di Walker Texas Ranger, Chuck Norris aveva messo a segno dei colpi non da nulla, diventando dalla fine degli anni ’70 e per tutti gli anni ’80, uno dei divi action più amati, più rappresentativi di quel periodo che oggi definiamo reaganismo. Coerente, autoironico, conscio dei suoi pregi e virtù, Chuck Norris ad oggi è anche un testimone storico, di quando il mercato audiovisivo era sfacciato ma per questo inimitabile.

Delta Force (1986)

Delta Force di Menahem Golan rappresenta l’apice di una certa cinematografia, quella che celebrava l’Amerika (quella con la k), sempre simbolo di libertà, eroismo e vittoria. Nella sua unione perfetta di kitsch patriottico, machismo e action, Delta Force è anche affascinante per come cercò di riscrivere la storia, quella del dirottamento del Volo TWA 847 e del fiasco della Delta Force durante la crisi degli ostaggi a Teheran. Chuck Norris, al top della forma, interpreta il Maggiore Scott McCoy, che assiema al Colonnello Nick Alexander (sua maestà Lee Marvin) deve liberare i passeggeri americani di un volo, presi in ostaggio da dei terroristi palestinesi, guidati dallo spietato Abdul (Robert Foster). Reazionario, eccessivo, assolutamente irreale, Delta Force ha però un fascino innegabile, con sequenze action di grande impatto, una regia adrenalinica e una colonna sonora di quelle tostissime. Soprattutto, la chimica tra Norris e Marvin ancora oggi dice la sua. Massacrato dalla critica, diventò però nel giro di poco tempo un cult, con il suo manierismo, la sua visione manichea del mondo e della Storia.

Rombo di Tuono (1984)

Joseph Zito permette nel 1984 a Chuck Norris di mettere a segno il suo più grande successo al botteghino con Rombo di Tuono. Tra i vari figli dichiarati della saga di John Rambo, Rombo di Tuono è stato quello più importante, nonché il film più personale per Chuck Norris, che nella Guerra del Vietnam aveva perso il fratello Weiland. Qui vestiva i panni di James Braddock, ex colonnello che tornato nel paese alla fine della guerra, si cimentava in una crociata solitaria per liberare gli americani ancora tenuti prigionieri dall’esercito del Vietnam del Nord. Rombo di Tuono ebbe un impatto fortissimo sul pubblico americano, dove il mistero circa la sorte di numerosi prigionieri mai più tornati a casa, rimane ancora oggi irrisolto. Action bellico dal ritmo serrato e dalla regia robusta, si basa su un’interpretazione di Norris molto quadrata, fisica, ma non per questo inespressiva. Di certo un film che seppe stabilire alcuni canoni che poi sarebbero stati ripresi in futuro da una marea di altre produzioni action di serie B.

Terrore in città (1982)

Film atipico ma assolutamente affascinante nella carriera di Chuck Norris, Terrore in città di Michael Miller è uno strano mix tra action, fantascienza e horror, che però seppe anticipare molti dei temi e delle caratteristiche che di lì a poco avrebbero fatto fortuna di registi come James Cameron e Paul Verhoeven. Chuck Norris è lo Sceriffo Daniel “Dan” Stevens, che se la deve vedere con il folle omicida Brian Libby (John Kirby), crivellato di colpi dopo aver ucciso la famiglia. Quando però un paio di dottori lo usano come cavia per un farmaco sperimentale, Libby diventa praticamente invulnerabile, seminando morte e distruzione. Terrore in città è una piccola perla cinematografica, dove tensione, paura e violenza la fanno da padrone, con un villain che definire terrificante è anche riduttivo, una sorta di Creatura di Frankenstein. Terrore in città ha scene d’azione tra le migliori che Norris abbia mai avuto in carriera e il film è uno di quelli che lascia veramente il segno, soprattutto per il pessimismo che lo pervade dall’inizio alla fine, per una sensazione di follia tipiche dei b-movie e in particolare del cinema horror di allora.

Una Magnum per McQuade (1983)

Senza dubbio il miglior film che Chuck Norris abbia avuto in qualità di protagonista. Diretto da Steve Carver, Una Magnum per McQuade strizza l’occhio al cinema di arti marziali, allo spaghetti western e all’action più cupo di quel decennio. Chuck Norris, omaggiando rispettosamente il Clint Eastwood dei tempi d’oro, ci dona con il suo J.J. McQuade, il prototipo di quel Texas Ranger che poi tanta fortuna gli porterà sul piccolo schermo. A fargli da nemesi nientemeno che David Carradine, nei panni di Rawley Wilkes, un gangster sadico e sanguinario, con cui darà il via a una guerra senza esclusioni di colpi, tra sparatorie e combattimenti di arti marziali. Una Magnum per McQuade è un film di genere splendido, dove al già citato Sergio Leone, si aggiungono omaggi a Kurusawa, Corbucci, a ciò che Walter Hill stava creando in quegli anni, nonché a Bruce Lee e alla mitica serie Kung Fu che negli anni ’70 lanciò proprio Carradine. Non c’è un solo aspetto che non sia calibrato in modo giusto, e ci regala un combattimento finale tra Norris e Carradine che ha fatto scuola.

L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente (1972)

Finiamo tornando all’inizio, al film che lanciò la carriera di Chuck Norris. L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente non è semplicemente un film e basta, è mitologia cinematografica, è rivoluzione, è pop culture e tanto altro ancora. Bruce Lee, quel combattimento dentro il Colosseo contro il Colt di Chuck Norris, segnano la definitiva consacrazione del Piccolo Drago, delle sue idee su cinema, arti marziali, di una svolta assoluta che cambierà per sempre la narrazione eroica. Chuck Norris e il suo Karate, contro il Jeet-Kune-Do di Lee è passato contro futuro, tradizione contro innovazione, è la rivincita dell’Oriente bistrattato contro l’Occidente. Nulla è stato più lo stesso dopo questo film, con questo combattimento ancora oggi ritenuto il migliore mai creato sul grande schermo, di certo quello che ancora oggi detta legge per ciò che riguarda forma e significato. E Colt, temibile ma coraggioso avversario, ci ricorda quanto in fondo anche il villain sia una parte fondamentale di ogni mito.