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Kill Bill a Roma! Ecco il trailer di La città proibita diretto da Gabriele Mainetti
Matt Damon è Ulisse nella prima foto ufficiale di The Odyssey
Daniel Craig e Luca Guadagnino presenteranno Queer in Italia
Brady Corbet, il regista di The Brutalist, rivela di essere al verde
La regista di The Substance condivide il film di Star Wars che ha girato nel 1993
Il Super Saiyan 4 diventa canonico
Dopo Flow, Gints Zilbalodis torna nei cinema italiani con il suo primo film, Away
Masaaki Yuasa il regista di Ride Your Wave apre un nuovo studio Ame Pippin
Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot, Freaks Out) è pronto a tornare nelle sale a marzo con il suo terzo film da regista intitolato La città proibita.
La pellicola racconta la storia d’amore tra Mei (Yaxi Liu) una ragazza cinese arrivata in Italia per vendicare la sorella scomparsa, con un background nelle arti marziali, che s’innamora di Marcello (Enrico Borello) un giovane cuoco il cui padre (Luca Zingaretti) è sparito e probabilmente morto, con la sorella di Mei.
Ambientata a Roma, la pellicola riecheggia film come La città proibita (1918) che racconta la storia d’amore tra un americano e una ragazza cinese, ma anche Lady Vendetta e Kill Bill e film di arti marziali come Ip Man. Di seguito potete vedere il primo trailer
E il poster
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Mei, una misteriosa ragazza cinese, arriva a Roma in cerca della sorella scomparsa. Il cuoco Marcello e la mamma Lorena portano avanti il ristorante di famiglia tra i debiti del padre Alfredo, che li ha abbandonati per fuggire con un’altra donna.
Quando i loro destini si incrociano, Mei e Marcello combattono antichi pregiudizi culturali e nemici spietati, in una battaglia in cui la vendetta non si può scindere dall’amore.
Il film che conta nel cast anche Marco Giallini e Sabrina Ferilli, qui alla prima collaborazione con Mainetti, si potrà vedere in anteprima sabato 8 marzo, mentre verrà distribuito nelle sale da giovedì 13 marzo.
Christopher Nolan ha cominciato le riprese di The Odyssey il film basato sull’Odissea di Omero, e Universal Pictures ha condiviso online la prima immagine ufficiale di Matt Damon nei panni di Ulisse, smentendo così le voci secondo le quali il personaggio sarebbe stato interpretato da Tom Holland.
Questo film segnala la terza collaborazione tra Damon e Nolan, dopo Interstellar e Oppenheimer, ma è la prima in cui l’attore di Boston copre il ruolo di protagonista.
Matt Damon è Ulisse. Un film di Christopher Nolan, “The Odyssey”, prossimamente al cinema. pic.twitter.com/fPaJtVePoX
— Universal Pictures (@UniversalPicsIt) February 17, 2025
L’attore reciterà al fianco di vecchi collaboratori di Nolan: Robert Pattinson, Anne Hathaway, Elliot Page, Benny Safdie, Bill Irwin e Himesh Patel, e di nuove entrate: Zendaya, Tom Holland, Jon Bernthal, Charlize Theron, Mia Goth, Lupita Nyong’o, Samantha Morton, John Leguizamo, Corey Hawkins e Will Yun Lee. Non sono trapelate informazioni sul ruolo degli altri interpreti nel film.
The Wrap conferma che il direttore della fotografia sarà Hoyte van Hoytema che ha lavorato con Nolan in Interstellar, Tenet e Oppenheimer. Il film verrà distribuito nelle sale dal 17 luglio 2026.
Daniel Craig assieme al regista Luca Guadagnino, il 29 e 30 marzo, presenteranno il film Queer in proiezioni selezionate in tutta Italia. Il film verrà distribuito da Lucky Red dal 17 aprile.
La pellicola, presentata in concorso ufficiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (qui la nostra recensione), racconta la storia d’amore tra William Lee, un americano sulla soglia dei quaranta espatriato a Città del Messico, ed Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città.
Basato sull’omonimo romanzo di William S. Burroughs, conta nel cast: Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville, Jason Schwartzman, Henrique Zaga, Omar Apollo, Andra Ursuta, Andres Duprat, Ariel Shulman, Drew Droege, Michael Borremans, David Lowery, Lisandro Alonso e Colin Bates.
#QUEER di Luca Guadagnino arriverà al cinema dal 17 aprile. Il protagonista Daniel Craig sarà in Italia il 29 e 30 marzo per presentarlo in anteprima insieme al regista, che poi accompagnerà il film nella settimana di uscita in proiezioni selezionate in tutta Italia. pic.twitter.com/GCekgC4uoC
— Lucky Red (@luckyredfilm) February 18, 2025
Nonostante il successo di The Brutalist che ha incassato oltre 30 milioni di dollari nel mondo e ha ricevuto 10 nomination agli Oscar, il regista e sceneggiatore del film Brady Corbet ha dichiarato che lui e sua moglie Mona Fastvold, sua partner creativa, hanno “guadagnato zero dollari” con gli ultimi due film.
Premiato con il Leone d’argento – Premio speciale per la regia all’81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il filmmaker ha confessato al podcast WTF With Marc Maron:
“Ho appena diretto tre spot pubblicitari in Portogallo. È la prima volta che faccio soldi da anni. Sia io che la mia partner abbiamo guadagnato zero dollari con gli ultimi due film che abbiamo girato. Sì, proprio zero. Quindi abbiamo dovuto vivere con la paga di tre anni fa e, ovviamente, il periodo della campagna per i premi e i viaggi ogni due o tre giorni non erano ideali, ma è stata un’opportunità che mi è capitata tra le mani e l’ho colta al volo.”
Registi indipendenti come Jonathan Glazer, Bennett Miller, Spike Jonze e Todd Field ricevono la maggior parte delle loro entrate dirigendo spot pubblicitari o video musicali.
La promozione del film per la campagna internazionale dei premi, ha spiegato Corbet, non gli ha permesso di lavorare per sei mesi tra continui viaggi e incontri con la stampa, solo la scorsa settimana ha realizzato novanta interviste. Ha aggiunto che molti altri colleghi nominati quest’anno si trovano nella sua stessa situazione.
“Ho parlato con molti registi con film nominati quest’anno che non riescono a pagare l’affitto. Voglio dire, è una cosa reale.
Non si viene pagati per promuovere un film… se si guarda a certi film che sono stati presentati in anteprima a Cannes, è stato quasi un anno fa… Voglio dire, il nostro film è stato presentato in anteprima a settembre. Quindi lo sto facendo da sei mesi. E non ho avuto entrate perché non ho tempo di andare a lavorare. Al momento non posso nemmeno accettare un lavoro come scrittore…
Sono sette giorni su sette. Si va dalla stampa giapponese a quella svizzera, tutto nello stesso momento… Non ci sono limiti. Si viaggia continuamente e si lavora anche il sabato e la domenica. Non ho avuto un giorno libero dalle vacanze di Natale, e anche in quel caso si trattava di soli quattro giorni.”
Un’altra regista nominata agli Oscar 2025, la francese Coralie Fargeat candidata nella categoria per il miglior film e la miglior regia con The Substance, ha condiviso tramite il canale YouTube di Letterboxd, un film di Star Wars realizzato quando aveva 17 anni, nel 1993, dalla durata di 14 minuti.
Intitolato La Guerre des Étoiles (Star Wars in francese) è il primo film realizzato dalla filmmaker che ricrea alcune scene de Il ritorno dello Jedi, alternando sequenze in stop-motion con delle action figure con sequenze con attori in live action, e scene del film.
Feargeat ha confidato a Letterboxd:
“30 anni fa, quando avevo 17 anni, ho realizzato un piccolo film di Star Wars.
Utilizzando la videocamera di famiglia, ho animato i miei giocattoli fotogramma per fotogramma in stop motion, ho travestito i miei amici da Ewok e da Stormtrooper e ho montato il tutto su un videoregistratore VHS (che all’epoca era il dispositivo per eccellenza!).
Era un’impresa così amatoriale, ma tutto ciò che amavo del fare film era già lì… Era il luogo in cui mi sentivo libera, appassionata e viva, e in grado di esprimere pienamente me stessa. È stato dopo aver realizzato questo piccolo film che ho capito che volevo fare la regista… Oggi che sono candidata come miglior regista, non posso fare a meno di ricordare questo piccolo film…Seguite i vostri sogni!”
La scorsa settimana mentre l’Italia era incentrata su Sanremo, il diciottesimo episodio di Dragon Ball DAIMA ha segnato un importante momento nel franchise. In ‘Awaken‘ Goku, grazie all’aiuto di Neva la nameciana del Regno dei Demoni, assume la forma del Super Sayan 4 introdotto nella serie Dragon Ball GT quasi trent’anni fa, non canonica.
Il produttore della serie Akio Iyoku aveva rivelato a Mantan Web che DAIMA è nato come lettera d’amore ai fan di GT:
“Ero consapevole della generazione di trentenni e adulti che sono cresciuti e hanno dei figli. Volevo creare un anime che genitori e i figli potessero guardare insieme. È la generazione che ha guardato “Dragon Ball GT” da bambini. Ero consapevole di questo e il mio tentativo di creare una nuova serie anime come ‘GT’ è diventato il punto di partenza”
Ha poi spiegato che il piano originale per questa nuova serie che festeggia i 40 anni del franchise, era seguire le orme di GT facendo trasformare solo Goku in un bambino. Akira Toriyama, il creatore di Dragon Ball che ha collaborato al progetto prima della sua dipartita, ha avuto l’idea di rimpicciolire l’intero cast:
“Dragon Ball GT è un anime televisivo con una storia originale, andato in onda dal 1996 al 1997, che ha qualcosa in comune con DAIMA: Goku vive una grande avventura in una forma minuta. Il Goku adulto è forte, ma il piccolo Goku non è solo forte, ma anche carino e ha un fascino diverso. Uno dei momenti salienti di DAIMA è la scena d’azione in cui il piccolo Goku combatte usando il suo bastone Nyoibou.
Un grande tema di quest’opera è quello di avere un pubblico più ampio e, anche se con il senno di poi, ritengo che rendendo Goku più piccolo, il punto di ingresso sia diventato più ampio. Non ho mai pensato che tutti sarebbero stati piccoli, ma ovviamente è stata un’idea del Sensei. GT significa ‘Grand Touring’ e anche in DAIMA stiamo cercando di raccontare un’avventura. Avrà un flusso e una forma diversi da quelli di Super, dove Goku aumenta costantemente la sua forza. Anche se Goku è piccolo, la vista di lui che combatte facendo passi da gigante usando il suo bastone Nyoibou sembra fresca e mostrerà un fascino diverso da quello di Super”.
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Al momento Toei non ha ancora confermato ufficialmente il nome di questa forma. Chissà se avremo qualche conferma ufficiale prima della conclusione della serie, prevista il 28 febbraio, ovvero fra due episodi.
Draka Cinema porterà nelle sale italiane, dal 27 febbraio ovvero nel fine settimana della cerimonia degli Oscar, il primo film diretto dal regista lettone Gints Zilbalodis candidato a due premi Oscar (miglior film internazionale e miglior film animato) con Flow – Un mondo da salvare.
Away, di cui ha realizzato l’animazione con Maya, ha curato la regia, la sceneggiatura, la produzione, il montaggio e le musiche, ha vinto nel 2019 il prix Contrechamp al festival internazionale del film d’animazione di Annecy.
La pellicola narra le avventure di un adolescente che si risveglia sospeso da un paracadute appeso a un albero nel mezzo di un paesaggio incontaminato dopo un incidente aereo. Viene inseguito da un inquietante umanoide gigante e, accompagnato da un piccolo uccello giallo, parte alla ricerca della strada di casa.
Torniamo in Giappone, la società di produzione e distribuzione giapponese ASMIK Ace (Tekkonkinkreet, Paranoia Agent) ha annunciato oggi che il regista Masaaki Yuasa (Inu-Oh) e co-fondatore di Science SARU (Ride your wave) ha creato un nuovo studio d’animazione ame pippin, di base a Tokyo. Il sito web dello studio che ha pubblicato un annuncio di reclutamento per potenziali dipendenti, riporta che Yuasa è il CEO e il co-fondatore.
Lo studio di animazione è stato fondato con il sostegno di Asmik Ace, che ha prodotto Inu-Oh, della filiale Sony Aniplex (Demon Slayer, Fate/Grand Order) e di Comix Wave Films (lo studio che produce i film di Makoto Shinkai, ndr.).
In un comunicato, Yuasa ha dichiarato:
“Siamo lieti di annunciare la creazione di un nuovo studio in collaborazione con Asmik Ace, Aniplex e CoMix Wave Films. In quest’epoca di grandi cambiamenti, speriamo di andare avanti con un approccio costante ma flessibile, tenendo sempre il futuro in vista. Apprezziamo profondamente la vostra guida e il vostro sostegno e vi saremo davvero grati per qualsiasi opportunità di collaborare con voi.”
Ha iniziato la sua carriera come key animator in Doraemon: Nobita’s Animal Planet e in The Legend of the Dog Warriors: The Hakkenden, ha poi assunto il ruolo di direttore delle animazioni in alcuni episodi della serie animata Crayon Shin-chan e ha lavorato su alcuni film del franchise.
Yuasa ha debuttato con il suo primo lungometraggio nel 2004 con l’adattamento del manga Mind Game presso Studio 4°C, nel 2017 è seguito il film The Night Is Short, Walk On Girl, vincitore nella categoria per il miglior film animato ai Japanese Academy Awards.
Nel 2013 ha co-fondato con la produttrice Eunyoung Choi, lo studio Science Saru che ha prodotto Inu-Oh, la serie animata Scott Pilgrim Takes Off per Netflix, episodi di Adventure Time e di Star Wars: Visions. Nel 2017 ad Annecy ha vinto con Lu e la città delle sirene il premio Cristal per il miglior film, ha lasciato la carica di amministratore delegato nel 2020 e lo studio è stato acquisito l’anno scorso dal distributore Toho.