Dune: Parte Due è stato uno dei film più importanti del 2024 e, sebbene abbia ottenuto punteggi più alti rispetto al suo predecessore sia dalla critica che dal pubblico su Rotten Tomatoes, ha ricevuto solo cinque nomination agli Oscar, un numero significativamente inferiore rispetto a Dune: Parte Uno, che si aggiudicò sei statuette.
Il regista Denis Villeneuve ha confermato che il lavoro su Dune: Messiah è già iniziato e, sebbene il film sia ancora nelle prime fasi di sviluppo – ovvero nella stesura della sceneggiatura – i lavori stanno procedendo con largo anticipo rispetto al previsto. Questo è sorprendente considerando che in passato lo stesso Villeneuve aveva dichiarato di non essere sicuro di voler tornare su Arrakis.
Durante una sessione di domande e risposte ai Saturn Awards, a cui ha partecipato Aidan Kelley di Collider, il regista ha parlato di cosa lo abbia spinto a rimettersi al lavoro e da dove riprenderà la storia in Dune: Messiah:
“Il cuore di Chani è spezzato, ed è l’inizio della Guerra Santa: è da lì che abbiamo lasciato la storia, quindi direi che la situazione è abbastanza simile. Avevo intenzione di dedicarmi a un altro progetto prima, ma sinceramente è stata questa l’ispirazione che mi è venuta in mente mentre mi prendevo una pausa quest’estate e riflettevo su come concludere la storia. Sono rimasto profondamente colpito dal modo in cui Parte Due è stato accolto dai cinefili di tutto il mondo, e ho percepito un forte desiderio di vedere di più, oltre a una responsabilità nel portare a termine questa storia.”
Tra i fan c’è stato un certo dibattito su dove Dune: Messiah riprenderà la narrazione rispetto a Dune: Parte Due, ma di recente Villeneuve ha rivelato che il nuovo capitolo sarà ambientato 12 anni dopo gli eventi del secondo film, pur lasciando intendere che lavorerà per colmare i vuoti narrativi.
Il franchise di Dune è diventato uno dei più grandi fenomeni della fantascienza negli ultimi anni, grazie al lavoro che Villeneuve ha svolto nei suoi adattamenti cinematografici. Il fatto che il regista non sia stato nominato agli Oscar per il suo lavoro su Dune: Parte Due è stato percepito da molti come una vera ingiustizia.
Il secondo capitolo della saga ha dovuto affrontare ostacoli già in fase di selezione per gli Academy Awards, in particolare dopo che è stato annunciato che la leggendaria colonna sonora di Hans Zimmer non sarebbe stata idonea per la candidatura agli Oscar perché ritenuta troppo simile a quella vincitrice del primo film, una decisione con cui né Zimmer né Villeneuve si sono trovati d’accordo.
La nomination più importante ricevuta da Dune: Parte Due è quella per Miglior Film, riconoscimento che lo pone tra le migliori opere cinematografiche dell’anno secondo l’Academy. Tuttavia, nessun attore, regista o sceneggiatore ha ricevuto una candidatura individuale per il proprio lavoro nel film. Il film è stato comunque candidato in altre categorie tecniche, tra cui Miglior Sonoro, Migliori Effetti Visivi, Miglior Fotografia e Miglior Scenografia. Mentre Timothée Chalamet ha comunque ottenuto una candidatura per la sua interpretazione in A Complete Unknown, lui e i suoi co-protagonisti Zendaya, Javier Bardem e Rebecca Ferguson hanno tutti offerto performance degne di riconoscimento in Dune: Parte Due, che, però, riconoscimento non hanno ricevuto.
Dune: Messiah è atteso per il 2027, anche se non è stata ancora annunciata una data di uscita ufficiale.
Fonte: Collider