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Karla Sofía Gascón, protagonista di Emilia Pérez, nella bufera per tweet razzisti e islamofobi

Pubblicato il 31 gennaio 2025 di Filippo Magnifico

L’attrice Karla Sofía Gascón, protagonista di Emilia Pérez, si trova al centro di un acceso dibattito dopo che sono riemersi alcuni suoi post sui social risalenti al 2020 e 2021. Pubblicati su X (ex Twitter), questi messaggi contengono affermazioni controverse su musulmani, George Floyd e la diversità nel contesto degli Oscar. Dopo essere stati riportati all’attenzione dalla giornalista Sarah Hagi, alcuni di questi post sono stati cancellati, ma ciò non ha impedito l’esplosione della polemica.

Uno dei post più discussi, datato 22 novembre 2020, esprime preoccupazione per la crescente presenza di musulmani in Spagna, collegandola a cambiamenti culturali e linguistici nella scuola frequentata da sua figlia. Un altro post, del 2 settembre 2020, critica sarcasticamente la condizione delle donne nell’Islam:

L’Islam è meraviglioso, senza alcun machismo. Le donne sono rispettate, e quando sono così rispettate viene lasciato loro un piccolo foro quadrato sul viso per rendere visibili gli occhi e la bocca, ma solo se si comportano bene. Anche se si vestono in questo modo per puro piacere personale. Che SCHIFO PROFONDO PER L’UMANITÀ.

In un altro post del 2021, Gascón ha scritto:

Sono così stanca di tutta questa merda, dell’Islam, del Cristianesimo, del Cattolicesimo e di tutte le fottute credenze degli idioti che violano i diritti umani.

Gascón ha inoltre espresso opinioni su George Floyd, ucciso dalla polizia nel maggio 2020, evento che ha dato origine a proteste globali contro il razzismo e la brutalità delle forze dell’ordine. Nei suoi post, l’attrice minimizzava l’importanza della vicenda, suggerendo che le reazioni fossero più legate a tensioni sociali che a una reale lotta contro il razzismo.

Penso davvero che pochissime persone si siano mai davvero interessate a George Floyd, un truffatore tossicodipendente, ma la sua morte è servita ancora una volta a dimostrare che ci sono persone che continuano a considerare i neri come scimmie senza diritti e i poliziotti come assassini. Sbagliano tutti.

A seguito della riemersione di questi messaggi, Gascón ha rilasciato delle scuse attraverso Variety, riconoscendo che le sue parole hanno ferito molte persone. Ha sottolineato il suo impegno per un mondo più inclusivo, facendo riferimento anche alla sua esperienza personale come membro di una comunità emarginata.

Essendo parte di una comunità emarginata, conosco fin troppo bene questa sofferenza e sono profondamente dispiaciuta per il dolore che ho causato. Per tutta la mia vita ho lottato per un mondo migliore. Credo che la luce trionferà sempre sull’oscurità.

Parlando degli Oscar del 2021 ha invece dett:

Sempre di più gli Oscar sembrano una cerimonia per film indipendenti e di protesta, non sapevo se stavo guardando un festival afro-coreano, una manifestazione di Black Lives Matter o l’8M. Oltre a ciò, una brutta, brutta cerimonia.

La controversia ha assunto una rilevanza ancora maggiore considerando che Gascón è recentemente diventata la prima attrice trans a ricevere una nomination agli Oscar. Questo traguardo, che segue riconoscimenti importanti come il premio per la migliore attrice al Festival di Cannes e una nomination ai Golden Globes, rappresenta un momento significativo per il cinema e per la rappresentanza LGBTQ+.

Le reazioni del pubblico e della comunità cinematografica sono state variegate. Alcuni ritengono che i post debbano essere contestualizzati nel tempo e nella crescita personale dell’attrice, mentre altri chiedono una riflessione più approfondita sul ruolo delle figure pubbliche nel promuovere una società più equa e inclusiva. Vedremo che impatto avrà tutto questo sulla sua nomination agli Oscar.

Fonte: Variety