28 anni dopo vede il ritorno di Alex Garland e Danny Boyle, rispettivamente sceneggiatore e regista dell’originale 28 giorni dopo, ma i fan non hanno certo dimenticato il sequel del 2007: 28 settimane dopo, diretto da Juan Carlos Fresnadillo. Quel film si concludeva con un’inquadratura degli infetti che correvano a Place du Trocadéro, uno dei luoghi più noti di Parigi, simboleggiando così la diffusione del virus anche fuori dalla Gran Bretagna.
Sul nuovo numero di Empire, però, Garland e il produttore Andrew Macdonald hanno dichiarato che il nuovo film non avrà legami diretti con quello di Fresnadillo, pur senza sconfessarlo. Lo sceneggiatore ha messo in chiaro che il concetto di “canonico” non interessa a Danny Boyle:
[28 anni dopo] non è in conflitto [con 28 settimane dopo], ma “canonico” non è una parola molto da Danny Boyle.
Garland e Boyle vogliono mantenere la focalizzazione sulla Gran Bretagna, anche perché l’idea è venuta allo sceneggiatore dopo la Brexit:
Non pensavo tanto al Covid perché era troppo recente e troppo presente, ma alla Brexit. [Soprattutto a come il resto del mondo ha cominciato a vedere il Regno Unito]. La sensazione che il globo stesse cambiando posizione. Voltando le spalle, senza guardare più in questa direzione. Fregandosene altamente [del Regno Unito].
Macdonald ha aggiunto:
[Nel film] niente ha il permesso di entrare in Gran Bretagna, e niente ha il permesso di uscire. La Gran Bretagna è ferma.
Possiamo quindi dedurre che, in 28 anni dopo, la Gran Bretagna sarà completamente isolata dal resto del mondo, e che il virus abbia avuto una diffusione limitata al di fuori dei suoi confini. Peraltro, sembra che il film non avrà nemmeno molti legami con 28 giorni dopo, dato che la presenza di Cillian Murphy è stata smentita (ma è coinvolto in veste di produttore, e potrebbe tornare nei sequel). Il secondo capitolo di questa nuova trilogia, The Bone Temple, è stato diretto da Nia DaCosta (Candyman, The Marvels), e arriverà il 16 gennaio 2026 nelle sale americane.
I primi dettagli sulla trama di 28 anni dopo sono stati rivelati da Ralph Fiennes lo scorso ottobre. L’uscita è attesa per il prossimo 19 giugno. Vi terremo aggiornati.
⚡ New footage of Danny Boyle’s 28 Years Later.
Premiering on June 10, 2025!#28YearsLater pic.twitter.com/BXrdKkv9WJ
— FRESH Trailers (@FRESHTrailers_) January 16, 2025
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Nel cast figurano Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes, Jack O’Connell, Erin Kellyman, Edvin Ryding e Cillian Murphy.
Pare che ogni film possa contare su un budget di 60 milioni di dollari: una cifra molto più alta rispetto all’originale, che costò 8 milioni. Ovviamente le dimensioni e le ambizioni saranno commisurate alle risorse messe in campo dalla produzione, e quindi molto più grandi, ma Garland assicura che lo spirito “punk” resterà inalterato. La lavorazione si è svolta in diverse parti del Regno Unito, tra cui Londra, Cheddar Gorge, Somerset, Newcastle-upon-Tyne, Tyne & Wear, Northumberland, Kielder Forest, Hexham e Priddy.
In 28 giorni dopo, il sopracitato Jim si risveglia da un coma a Londra, salvo scoprire che la città è deserta: un’epidemia virale ha infatti provocato il crollo della società civile, trasformando la gente in una massa di infetti rabbiosi che attaccano qualunque cosa si muova. 28 settimane dopo racconta il tentativo di ristabilire l’ordine e tenere sotto controllo l’epidemia, che però finisce per espandersi anche nell’Europa continentale. In quest’ultimo film, Boyle e Garland erano coinvolti come produttori esecutivi, mentre la regia era curata da Juan Carlos Fresnadillo.
Fonte: ScreenRant (via ComicBook.com)