Secret Level arriva finalmente su Prime Video, dopo tanti annunci e tanta curiosità verso la nuova creatura di Tim Miller, a cui dobbiamo un fenomeno assoluto dell’animazione come è stata la serie Love, Death & Robots. Omaggio ad alcuni degli universi videoludici più iconici di sempre, Secret Level è qualcosa che vi sarà impossibile non amare.
Secret Level è composta da 15 diversi episodi, ognuno dei quali connesso a uno o più mondi videoludici che hanno fatto la storia. L’elenco è qualcosa di stupefacente: Warhammer 40,000: Space Marine 2, Pac-Man, Honor of Kings, Crossfire, Armored Core, The Outer Worlds e tanti altri. Tim Miller, insieme al suo Blur Studio e ad Amazon Prime, ci guida dentro un sistema di narrazioni autoconclusive, attraverso le quali si fa forza continuamente dell’imprevedibilità, in un omaggio che non è mai così prevedibile, lineare o scontato come ci si potrebbe aspettare. Il tutto è al servizio di ambientazioni che, in virtù di un’estetica semplicemente stupefacente (anche se forse meno varia rispetto a Love, Death & Robots), lasciano a bocca aperta per audacia, creatività e capacità di sorprendere in continuazione grazie a una varietà di stili e finalità, una fluidità davvero incredibile.
L’elenco delle star che hanno collaborato al doppiaggio, e spesso anche prestato i propri tratti al team d’animazione, comprende nientemeno che Arnold Schwarzenegger, Keanu Reeves, Kevin Hart, Gabriel Luna. Non è un caso: Secret Level si pone a metà strada tra l’evoluzione più estrema dei differenti universi videoludici di riferimento e il mondo cinematografico, inteso soprattutto come omaggio ai cult del passato. Eppure, anche i fumetti trovano spazio.
In Secret Level diversi episodi si connettono al meglio della tradizione fantascientifica, al fantasy, all’action e tanto altro ancora. La cosa che lascia più stupefatti è come, di volta in volta, l’atmosfera cambi, muti completamente, spesso allontanandosi da quella che era la concezione del videogioco stesso, arrivando a delineare non tanto un omaggio generico, ma una particolare visione dello stesso. Non sarà difficile, per gli spettatori più maturi, trovare frequenti connessioni al cinema di genere degli anni ’80 e ‘90. Tuttavia, fa la sua comparsa anche il meglio della tradizione degli anime, il cyberpunk, l’horror, la distopia, l’adventure, i cinecomic, in un crogiolo di storie e personaggi, attraverso cui Secret Level sa sempre come stupirci, come fare sfoggio di un arsenale sostanzialmente infinito.
I 15 episodi hanno una durata abbastanza variabile, anche se talvolta sembrano letteralmente volare. In effetti, ci si trova a consumare un segmento dietro l’altro, per poi tornare indietro, riassaporare l’atmosfera di ognuno e cogliere anche l’incredibile lavoro tecnico alla base.
Secret Level, come identità grafica, è una via di mezzo tra l’animazione classica e quella videoludica, o meglio, è la celebrazione di quanto ormai questi due universi siano arrivati a compenetrarsi in modo sempre più totalizzante. Rispetto a Love, Death & Robots bisogna ammettere che vi è un tasso di violenza molto più alto. Tuttavia, non mancano episodi in cui domina un’ironia travolgente: alcuni sembrano strutturati per il pubblico teen, altri invece paiono quasi volersi prendere gioco della “sacralità” che i fan hanno sempre voluto attribuire a certe saghe o personaggi.
Tim Miller si conferma essere un regista, sceneggiatore e showrunner a cui non manca l’intuizione, il talento, la capacità di agganciarsi a una visione precisa e svilupparla in modo coerente. Guardando alla sua carriera, con successi come il primo Deadpool e i due Sonic, ma anche flop dolorosi come Terminator: Dark Fate e Borderlands, viene da pensare che proprio l’animazione sia probabilmente il suo universo più calzante, quello dove riesce a sviluppare meglio le sue idee e la sua concezione di azione travolgente.
Secret Level omaggia frequentemente altre serie animate recenti, come Arcane, Castlevania, Resident Evil, Cyberpunk: Edgerunners e la nuova saga animata di Spider-Man. Non tutti gli episodi potranno piacere, ovviamente: qua e là si nota qualche eccesso di semplificazione a livello di scrittura, motivo per cui Love, Death & Robots rimane sicuramente superiore. Ma, a dispetto di questo, Secret Level è l’ennesima dimostrazione di come il mondo videoludico contenga in sé delle potenzialità che, se ben sfruttate, possono davvero essere l’asso nella manica per rilanciare il mercato audiovisivo.
Sul piccolo e soprattutto sul grande schermo, ormai, la situazione è quella di un perenne stato di crisi, sia a livello creativo che produttivo. Certo, servirebbe un’audacia, una volontà di osare, che le grandi produzioni hanno ormai rinnegato, il che spiega anche il perché di certi passi falsi dolorosi. Ad ogni modo, c’è da sperare che Secret Level abbia un seguito e numerosi proseliti.
Secret Level debutterà il 10 dicembre su Prime Video.