Sony Pictures ha svelato il trailer ufficiale di 28 anni dopo, sequel che vedrà il ritorno di Danny Boyle alla regia e Alex Garland alla sceneggiatura, come in 28 giorni dopo.
Il trailer non rivela molto della trama, ma è chiaro che il Regno Unito – e forse il mondo intero – è ancora funestato dall’epidemia che trasforma le persone in infetti rabbiosi e aggressivi. In sottofondo si sente una voce che recita Boots di Rudyard Kipling, poesia ambientata durante la Seconda guerra boera.
Lo scorso ottobre, Ralph Fiennes ha rivelato i primi dettagli sulla trama:
Sono tre film, dei quali due sono stati girati. La Gran Bretagna è sprofondata da 28 anni in questa terribile piaga di infetti che sono esseri umani violenti e rabbiosi, con poche sacche di comunità non infette. Ruota attorno a un ragazzino alla ricerca di un dottore per aiutare sua madre, che è in punto di morte. Guida sua madre attraverso i bellissimi paesaggi del nord dell’Inghilterra. Ma ovviamente attorno a loro ci sono gli infetti, nascosti nelle foreste, nei boschi e sulle colline. Riesce a trovare un dottore, un uomo che crediamo sarà un tipo strano e bizzarro, ma in realtà è una forza del bene.
Il dottore è interpretato dallo stesso Fiennes. Sappiamo che Cillian Murphy tornerà nelle vesti di Jim, ma non è chiaro quanto sarà esteso il suo ruolo. Il secondo capitolo – intitolato The Bone Temple – è stato diretto da Nia DaCosta (Candyman, The Marvels).
L’uscita è attesa per il 19 giugno 2025. Potrete vedere il trailer qui di seguito, in italiano e in originale, mentre qui troverete la scheda sul nostro database.
28 anni dopo: poster italiano
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— screenweek.bsky.social (@Screenweek) December 10, 2024
Nel cast figurano Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes, Jack O’Connell, Erin Kellyman ed Edvin Ryding.
Pare che ogni film possa contare su un budget di 60 milioni di dollari: una cifra molto più alta rispetto all’originale, che costò 8 milioni. Ovviamente le dimensioni e le ambizioni saranno commisurate alle risorse messe in campo dalla produzione, e quindi molto più grandi, ma Garland assicura che lo spirito “punk” resterà inalterato. La lavorazione si è svolta in diverse parti del Regno Unito, tra cui Londra, Cheddar Gorge, Somerset, Newcastle-upon-Tyne, Tyne & Wear, Northumberland, Kielder Forest, Hexham e Priddy.
In 28 giorni dopo, il sopracitato Jim si risveglia da un coma a Londra, salvo scoprire che la città è deserta: un’epidemia virale ha infatti provocato il crollo della società civile, trasformando la gente in una massa di infetti rabbiosi che attaccano qualunque cosa si muova. 28 settimane dopo racconta il tentativo di ristabilire l’ordine e tenere sotto controllo l’epidemia, che però finisce per espandersi anche nell’Europa continentale. In quest’ultimo film, Boyle e Garland erano coinvolti come produttori esecutivi, mentre la regia era curata da Juan Carlos Fresnadillo.
Fonte: Sony Pictures Italia