Cinema

28 anni dopo, Sony fissa la data di uscita del sequel The Bone Temple

Pubblicato il 20 dicembre 2024 di Lorenzo Pedrazzi

Il primo trailer di 28 anni dopo è stato accolto molto bene, e i fan non vedono l’ora di scoprire questo nuovo film della saga horror post-apocalittica. Intanto, Sony Pictures ha fissato l’uscita del capitolo successivo, The Bone Temple, che arriverà il 16 gennaio 2026 nelle sale americane.

Tra i due film trascorreranno soltanto sette mesi, dato che 28 anni dopo uscirà il 19 giugno 2025. Sono stati girati in successione, quindi non sorprende che la pausa sia così breve. The Bone Temple è stato diretto da Nia DaCosta (Candyman, The Marvels) e scritto da Alex Garland, che ha sceneggiato sia l’originale 28 giorni dopo sia il sopracitato 28 anni dopo. Quest’ultimo è invece diretto da Danny Boyle, come il primo capitolo della saga.

La trama del sequel è ancora un mistero, anche perché sarà una continuazione del film precedente, i cui dettagli già scarseggiano. Lo scorso ottobre, Ralph Fiennes ha però rivelato i primi dettagli sulla trama. Il progetto è stato concepito come una trilogia, ma non sappiamo chi dirigerà il terzo film.

Vi terremo aggiornati.

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Il trailer ufficiale di 28 anni dopo

Il cast di 28 anni dopo

Nel cast figurano Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes, Jack O’Connell, Erin Kellyman, Edvin Ryding e Cillian Murphy.

La produzione

Pare che ogni film possa contare su un budget di 60 milioni di dollari: una cifra molto più alta rispetto all’originale, che costò 8 milioni. Ovviamente le dimensioni e le ambizioni saranno commisurate alle risorse messe in campo dalla produzione, e quindi molto più grandi, ma Garland assicura che lo spirito “punk” resterà inalterato. La lavorazione si è svolta in diverse parti del Regno Unito, tra cui Londra, Cheddar Gorge, Somerset, Newcastle-upon-Tyne, Tyne & Wear, Northumberland, Kielder Forest, Hexham e Priddy.

La saga

In 28 giorni dopo, il sopracitato Jim si risveglia da un coma a Londra, salvo scoprire che la città è deserta: un’epidemia virale ha infatti provocato il crollo della società civile, trasformando la gente in una massa di infetti rabbiosi che attaccano qualunque cosa si muova. 28 settimane dopo racconta il tentativo di ristabilire l’ordine e tenere sotto controllo l’epidemia, che però finisce per espandersi anche nell’Europa continentale. In quest’ultimo film, Boyle e Garland erano coinvolti come produttori esecutivi, mentre la regia era curata da Juan Carlos Fresnadillo.

Fonte: ComingSoon.net