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Per Hideo Kojima, Joker: Folie à Deux sarà rivalutato con il tempo

Pubblicato il 04 novembre 2024 di Filippo Magnifico

Il mondo delle produzioni cinematografiche è spesso imprevedibile, e l’uscita di Joker: Folie à Deux ne è un esempio. Nonostante le alte aspettative, il film ha incassato poco più di 200 milioni di dollari a livello globale, una cifra decisamente inferiore rispetto al miliardo del primo capitolo. Tuttavia, Hideo Kojima, celebre creatore di videogiochi noto per Death Stranding, ha proposto una prospettiva diversa sul futuro del film.

Kojima ha condiviso con i suoi 3,9 milioni di follower su X la sua riflessione sulla possibile evoluzione della reputazione del sequel. “Ho visto Joker: Folie à Deux. L’inizio è caratterizzato da una sequenza animata che richiama i nostalgici Looney Tunes,” ha commentato, avviando un’analisi sulle questioni morali e identitarie che il film invita a esplorare.

In un’era dominata da supereroi e anti-eroi, Joker: Folie à Deux sfida le convenzioni, portando lo spettatore a interrogarsi sul concetto stesso di eroismo anche nei villain. Kojima prevede che il giudizio sul film cambierà nel tempo, adattandosi a nuove prospettive cinematografiche.

Ho visto Joker: Folie à Deux. L’apertura del film è una sequenza animata che richiama alla mente i nostalgici Looney Tunes e narra una storia tra il Joker e la sua ombra. Durante il corso del film, il tema della sua personalità multipla viene esplorato in profondità, sollevando interrogativi che si pongono dall’inizio alla fine. Il Joker è realmente Arthur? O è un’altra personalità, quella della sua ombra? Chi è, in effetti, Arthur? Questa domanda si sviluppa gradualmente in una dimensione meta-narrativa. Nel film precedente, Joker, è stato davvero il Joker a catturare l’attenzione del pubblico globale? O era Arthur a farlo? Questo dubbio si ripresenta costantemente, non solo per Lee, ma anche per gli abitanti di Gotham City.

Viviamo in un’epoca caratterizzata dalla “giustizia poetica” di eroi che si confrontano in una battaglia tra bene e male. Negli ultimi tempi, molti spin-off si sono concentrati sui villain. I villain possono essere considerati supereroi? Questa interrogativa, sollevata da un film della DC, risulta forse troppo avanguardistica per il grande schermo. Era il Joker a essere amato in tutto il mondo? O era Arthur? Qui cominciano a divergere le opinioni critiche. Nei prossimi 10 o 20 anni, la reputazione di questo film potrebbe mutare insieme all’evoluzione dei film di supereroi. Potrebbe volerci tempo prima che diventi una vera folie à deux. Ma non c’è dubbio che il pubblico abbia apprezzato la performance di Joaquin e Gaga in questo film.

Anche Quentin Tarantino ha espresso il suo parere, lodando la performance di Joaquin Phoenix come una delle migliori mai viste e apprezzando la complessità metateatrale della narrazione. “Todd Phillips è il Joker,” ha dichiarato Tarantino, evidenziando come il regista abbia fatto proprio il caos creativo del personaggio, sfidando le convenzioni di Hollywood stessa.

È chiaro che il tempo avrà un ruolo decisivo nel giudizio finale su Joker: Folie à Deux. Ma avrà davvero ragione Kojima nel prevedere che la reputazione del film cambierà con gli anni?

Fonte: Variety