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Desperate Housewives: il creatore Marc Cherry ha un’idea per un reboot ambientato negli anni ’60

Pubblicato il 28 novembre 2024 di Filippo Magnifico

Marc Cherry, geniale mente dietro il successo di Desperate Housewives, ha recentemente dichiarato in un’intervista a People che sta considerando una nuova interpretazione della celebre serie TV. La svolta? Ambientarla negli anni ’60, immergendosi nelle complessità di un’epoca ricca di cambiamenti. Cherry ha spiegato che il quartiere di Wisteria Lane, vero cuore pulsante della storia, gli manca profondamente:

Quella strada era tutta nostra. Conosco ogni suo angolo come il palmo della mia mano.

Il creatore, noto anche per Devious Maids e Why Women Kill, ha raccontato che innumerevoli fan — “circa 70.000 persone”, scherza — gli hanno chiesto di riportare in vita la serie. Tuttavia, Cherry rimane fermo su un punto: il reboot avrà senso solo con una solida motivazione artistica.

Non basta cavalcare la nostalgia. Un reboot deve avere una ragione profonda. Quando sarà il momento, mi confronterò con qualcuno per capire se vale la pena farlo.

La serie originale, trasmessa dal 2004 al 2012 su ABC, raccontava le vite intrecciate di quattro donne — Susan Mayer (Teri Hatcher), Lynette Scavo (Felicity Huffman), Bree Van de Kamp (Marcia Cross) e Gabrielle Solis (Eva Longoria) — alle prese con segreti e scandali nel loro tranquillo sobborgo. La trama, innescata dal misterioso suicidio di Mary Alice Young (Brenda Strong), ha appassionato milioni di spettatori, guadagnando sette Emmy e tre Golden Globes.

Se Cherry decidesse di ambientare il reboot nel 1966, il contesto storico degli Stati Uniti — dai movimenti per i diritti civili alla rivoluzione culturale — potrebbe arricchire il racconto. Gli anni ’60 rappresentano un’era di profonde trasformazioni sociali, che potrebbe aggiungere sfumature inedite alle dinamiche già avvincenti di Wisteria Lane.

Per ora, i fan possono solo sperare che questa idea prenda forma. Un reboot in tal senso non solo darebbe nuova vita alle casalinghe disperate, ma offrirebbe anche un’affascinante prospettiva sulle sfide di quell’epoca, viste attraverso le storie intricate e irresistibili di un quartiere dove nulla è mai come sembra. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi e della prossima mossa creativa di Cherry.

Fonte: Variety