Cinema Attualità

Zachary Levi tra carriera e politica: il supporto a Trump è un suicidio professionale o una mossa strategica?

Pubblicato il 15 ottobre 2024 di Filippo Magnifico

Zachary Levi, noto per il suo ruolo da protagonista nei film della saga Shazam!, ha attirato l’attenzione mediatica dichiarando il suo sostegno a Donald Trump durante un comizio in Michigan il 28 settembre. Questa dichiarazione ha scatenato un intenso dibattito tra i fan e all’interno dell’industria cinematografica di Hollywood, che Levi stesso ha descritto come “molto, molto liberale”.

Definendo la sua scelta un “suicidio professionale”, Levi sembra consapevole delle potenziali conseguenze negative sulla sua carriera nel cinema mainstream. Infatti, Hollywood tende a premiare opinioni politiche più in linea con il partito democratico e a stigmatizzare le figure repubblicane, specialmente quelle che sostengono Trump.

Il contesto della sua carriera

Negli ultimi anni, Levi ha affrontato una serie di insuccessi al botteghino. Il suo ultimo film, Harold and the Purple Crayon, ha performato sotto le aspettative e Shazam! Fury of the Gods ha avuto uno dei peggiori esordi nella storia dei film DC. Questi insuccessi hanno messo in discussione il suo status di star di primo piano, portandolo a riflettere su come rilanciare la sua carriera.

Secondo fonti interne a Hollywood, interpretare Shazam rappresentava per Levi un’opportunità unica, simile a quella di attori di successo come Dwayne “The Rock” Johnson o Chris Evans. Tuttavia, poiché le cose non sono andate come sperato, Levi potrebbe aver scelto di allontanarsi dalle produzioni mainstream, optando per progetti con tematiche di fede, come American Underdog (2021) e il prossimo The Unbreakable Boy. Questa scelta potrebbe essere una strategia per avvicinarsi a un pubblico più conservatore, cercando di ridurre l’impatto negativo del suo endorsement politico.

Nuove direzioni e cambiamenti personali

Un altro elemento significativo è il trasferimento di Levi in Texas, lontano da Los Angeles. Questo cambiamento geografico può riflettere un’evoluzione delle sue prospettive personali e professionali. Con un interesse crescente per film a tema religioso e il suo recente orientamento politico, Levi potrebbe aver trovato una nuova nicchia che, sebbene limitata, potrebbe offrirgli una carriera sostenibile lontano dai riflettori di Hollywood.

La reazione del pubblico al sostegno di Zachary Levi a Donald Trump è stata mista. Da un lato, alcuni ammirano la sua sincerità e il coraggio di esprimere una posizione controversa. Dall’altro, ci sono scetticismi riguardo alla reale necessità di una tale mossa per la sua carriera. È significativo notare che Levi ha anche sostenuto altre figure politiche controverse, come Robert Kennedy Jr., il che dimostra che le sue scelte non seguono sempre le convenzioni di popolarità. Inoltre, durante la pandemia di COVID-19, ha espresso opinioni controverse sui vaccini e sulle politiche di vaccinazione.

Resta da vedere, però, se il supporto politico di Levi si rivelerà un suicidio per la sua carriera a Hollywood o se sarà sul serio una mossa lungimirante in grado di garantirgli successo in un nuovo contesto. La sua decisione potrebbe anche ispirare altri attori a esprimere le proprie opinioni politiche, sfidando le convenzioni di un’industria tradizionalmente liberale.

Fonte: THR