Jeremy Strong, celebre per il ruolo di Kendall Roy nella serie HBO Succession, ha rivelato di aver lasciato definitivamente alle spalle quel personaggio complesso e tormentato. In una recente intervista per il Sunday Times, Strong ha ammesso che interpretare Kendall lo ha profondamente provato, dicendo: “Mi ha distrutto” (“It f*** me up”). Nonostante il successo ottenuto, l’attore ha confessato di non sentire affatto la mancanza del ruolo che ha interpretato per quattro stagioni.
“Succession è stato un dono inestimabile“, ha detto Strong, aggiungendo:
Il materiale era ricchissimo, un vero banchetto creativo, e questo mi manca. Ma la battaglia interiore di Kendall è stata pesante da portare avanti per sette anni. Ora sento il bisogno di esplorare altri orizzonti, ci sono molte altre cose che voglio fare.
Ha anche sottolineato che non ha alcuna intenzione di tornare a interpretare Kendall, neanche per un eventuale spin-off:
È un capitolo fondamentale della mia vita, ma non mi manca.
Succession, creata da Jesse Armstrong, racconta la lotta di potere all’interno della famiglia Roy, proprietaria di un impero mediatico globale. La serie, che ha riscosso enorme successo, vedeva protagonisti attori del calibro di Brian Cox, Hiam Abbass, Nicholas Braun e Kieran Culkin. Jeremy Strong ha ricevuto un Emmy nel 2020 per la sua interpretazione, ma ha rivelato che mantenere per tanto tempo l’intensità emotiva di Kendall è stato “logorante“.
Con la fine di Succession, Strong si sta concentrando su nuovi progetti. Prossimamente lo vedremo nel film biografico The Apprentice, nel ruolo di Roy Cohn, celebre mentore di Donald Trump durante gli anni della sua ascesa come imprenditore a New York. Il film, diretto da Ali Abbasi, rappresenta per Strong un’importante opportunità di esplorare nuovi territori artistici.
Pur riconoscendo l’importanza di Succession nella sua carriera, l’attore guarda al futuro con entusiasmo e fiducia, pronto ad affrontare ruoli altrettanto intensi ma meno gravosi a livello emotivo.
Fonte: Deadline