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FKA Twigs contro Shia LaBeouf: la battaglia legale continua

Pubblicato il 22 ottobre 2024 di Filippo Magnifico

La battaglia legale tra la cantante e attrice FKA Twigs e l’attore Shia LaBeouf è nuovamente al centro dell’attenzione. Quasi quattro anni dopo la denuncia di FKA Twigs per violenza sessuale, aggressione e stress emotivo, il caso ha subito una nuova accelerazione, con accuse reciproche di comportamenti elusivi. FKA Twigs, il cui vero nome è Tahliah Debrett Barnett, ha presentato di recente una dichiarazione al tribunale accusando LaBeouf di non aver rispettato gli obblighi processuali e di aver evitato la sua deposizione, prevista per l’11 ottobre.

Nel documento, si afferma che le risposte fornite da LaBeouf sono state “estremamente evasive e inadeguate“, con la produzione di sole nove pagine di documentazione. L’attore avrebbe inoltre dichiarato di non avere altri documenti rilevanti, sostenendo di aver perso o distrutto dispositivi elettronici e informazioni prima dell’inizio della causa. In contrasto, FKA Twigs afferma di aver fornito una vasta quantità di documenti e risposte significative.

FKA Twigs accusa anche LaBeouf di aver violato un accordo per la sua deposizione. “All’ultimo momento, LaBeouf ha rifiutato di testimoniare per primo, nonostante l’accordo raggiunto tra i legali affinché entrambe le parti fossero deposte nella stessa settimana e che LaBeouf fosse il primo,” si legge nella documentazione.

La squadra legale di LaBeouf, guidata dall’avvocato Shawn Holley, ha risposto sostenendo che FKA Twigs è stata troppo occupata per partecipare alla sua deposizione negli ultimi due anni. Holley ha inoltre dichiarato che non esiste alcun accordo vincolante per le deposizioni, e che le richieste della controparte non giustificano un ordine protettivo a favore di FKA Twigs.

La causa, avviata nel dicembre 2020, contiene accuse gravi. FKA Twigs afferma che LaBeouf l’ha aggredita in più occasioni, incluso un episodio in cui le avrebbe stretto un cappio intorno al collo, minacciandola. Durante lo stesso incidente, nel 2019, LaBeouf avrebbe anche minacciato di schiantarsi con l’auto in cui si trovavano entrambi e l’avrebbe attaccata fisicamente in un’area di sosta. Nella denuncia si menziona inoltre il comportamento estremo adottato dall’attore per entrare nel ruolo di un gangster psicopatico nel film The Tax Collector, con accuse di abusi sugli animali e uso di armi da fuoco sul set.

In una dichiarazione precedente, LaBeouf aveva negato molte delle accuse, riconoscendo però i suoi problemi di alcolismo e aggressività. Ha ammesso di avere un passato di comportamenti autodistruttivi e violenti, esprimendo rimorso per le sue azioni.

Con entrambe le parti che continuano a puntarsi il dito per i ritardi nelle deposizioni, il caso si avvicina a un’importante udienza prevista per venerdì, durante la quale verrà fissata la data del tanto atteso processo.

Fonte: Variety