Cinema

Donald Trump attacca il film The Apprentice: il regista Ali Abbasi pronto al dialogo

Pubblicato il 15 ottobre 2024 di Filippo Magnifico

Nel contesto cinematografico e politico degli Stati Uniti, è emersa una nuova controversia riguardo al film The Apprentice, diretto da Ali Abbasi e in arrivo nelle sale italiane il 17 ottobre. Questo film ritrae Donald Trump durante i suoi inizi nella turbolenta Manhattan degli anni ’70 e ’80. L’ex presidente degli Stati Uniti ha fortemente criticato la pellicola, definendola “di bassa qualità, diffamatoria e politicamente disgustosa“. Inoltre, ha insinuato che il film sia stato strategicamente lanciato per danneggiare le sue possibilità elettorali in vista delle presidenziali del 2024.

Non è la prima volta che Trump si oppone alla produzione del film. Già nel maggio scorso, aveva minacciato azioni legali, rivelando che i suoi avvocati avevano presentato una richiesta formale per fermare la produzione. Nonostante le difficoltà iniziali nel trovare un distributore, The Apprentice è arrivato nei cinema, ma la risposta del pubblico statunitense è stata tiepida, con un incasso di 1,58 milioni di dollari nel weekend di apertura.

La controversia si intensifica a causa di una scena particolarmente controversa del film, in cui Trump, interpretato da Sebastian Stan, viene mostrato mentre aggredisce sessualmente la sua ex moglie Ivana. Questa scena si basa su una deposizione rilasciata da Ivana Trump durante il divorzio, in cui aveva descritto presunti abusi. Tuttavia, successivamente, Ivana ha dichiarato che questa testimonianza non era vera e che era stata influenzata dalle tensioni e dai conflitti che stavano vivendo durante il divorzio.

Curiosamente, uno dei soggetti rappresentati nel film, Roger Stone, un noto alleato di Trump, ha elogiato l’accuratezza delle interpretazioni. In risposta alle critiche di Trump, il regista Ali Abbasi ha dichiarato pubblicamente di essere disposto a discutere ulteriormente con Trump, nonostante gli impegni promozionali per il film.

In un post su Truth Social, Trump ha espresso il suo disappunto non solo nei confronti del film, ma anche verso il giornalista Gabe Sherman, autore della sceneggiatura, definito un “buono a nulla“. “Speriamo che sia un flop,” ha concluso Trump, evidenziando il suo chiaro desiderio di ridurre l’attenzione su questo progetto cinematografico in prossimità delle elezioni.

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