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I White Party di Diddy: gli scandali, le accuse e il coinvolgimento delle star di Hollywood

Pubblicato il 01 ottobre 2024 di Filippo Magnifico

Il mondo dello spettacolo è stato sconvolto da gravi accuse contro Sean Combs, noto come Diddy o Puff Daddy. Feste di lusso che un tempo erano sinonimo di glamour e prestigio ora emergono come scenari di abusi e violenze. Il gran giurì del tribunale di Manhattan ha recentemente ordinato l’arresto di Diddy con accuse di abuso sessuale, traffico di droga e sfruttamento della prostituzione. I famigerati “White Party”, che si tenevano nella sua lussuosa dimora negli East Hamptons, sono ora sotto i riflettori per motivi inquietanti.

Il lato oscuro dei White Party

Tra il 1998 e il 2009, i White Party di Diddy erano eventi esclusivi, noti per il loro rigido codice di abbigliamento, che richiedeva agli ospiti di vestirsi completamente di bianco. Le feste attiravano star di prim’ordine come Jennifer Lopez, Paris Hilton, Leonardo DiCaprio, Ashton Kutcher, Justin Bieber e le sorelle Kardashian. Tuttavia, dietro lo sfarzo e il lusso, si celava una realtà oscura fatta di abusi e violenze.

Le testimonianze raccolte e un video del 2019, ottenuto dal Daily Mail, descrivono come queste feste potessero durare giorni interi, e come Diddy stesso dichiarasse pubblicamente che “la vera festa iniziava solo quando i bambini andavano via“. Le testimonianze riportano che le sex worker presenti erano costrette a restare sveglie e idratate tramite flebo, per poter partecipare alle attività che si svolgevano a porte chiuse.

Testimonianze di abusi e violenza

Un’ex figura dell’industria musicale, Tom Swoope, ha rivelato ulteriori dettagli su queste feste, raccontando nel suo canale YouTube di un ambiente in cui i partecipanti erano spesso manipolati e ricattati. Swoope ha descritto come agli ospiti venivano offerti contratti discografici o denaro in cambio di favori sessuali, in un clima di coercizione spesso alimentato da droghe come ecstasy e cocaina.

La testimonianza di Swoope evidenzia anche la presenza di “Freak Off”, sessioni sessuali filmate e dirette da Diddy stesso, dove i partecipanti venivano umiliati e costretti a prendere parte a comportamenti estremi. Migliaia di bottiglie di baby oil e lubrificanti sono state trovate nelle proprietà di Diddy, confermando molti dei dettagli descritti nelle accuse.

Il coinvolgimento delle celebrità

Alcune delle figure più influenti di Hollywood sono state coinvolte nei White Party. Celebrità come Leonardo DiCaprio, Jennifer Lopez e Justin Bieber erano ospiti abituali di queste feste. DiCaprio, in particolare, è stato immortalato in una foto del 1998 che lo ritrae mentre ride con Diddy, ma fonti vicine all’attore affermano che non ha avuto contatti con Combs per molti anni e non sarebbe stato a conoscenza delle attività criminali:

Leonardo DiCaprio non ha assolutamente nulla a che fare con tutto questo. Ha partecipato a qualche festa nei primi anni 2000, come molti all’epoca. Si trattava solo di grandi eventi mondani, non dei cosiddetti ‘freak off’. Leo era agli inizi della sua carriera e ha lasciato quella fase della sua vita molto tempo fa. Non è collegato a quel mondo.

La relazione tra Diddy e Justin Bieber ha destato particolare interesse. Fin dai 15 anni, Bieber ha visto in Diddy una figura mentore. Un video del 2009 mostra Diddy regalare a Bieber una Lamborghini per il suo compleanno, ma le recenti rivelazioni sollevano dubbi inquietanti sul rapporto tra i due, insinuando che il giovane artista potrebbe essere stato coinvolto in dinamiche di abuso.

Il panico a Hollywood

L’arresto di Diddy ha gettato Hollywood nel panico. Una lista di partecipanti ai White Party, rivelata dopo il suo arresto, ha fatto emergere nomi illustri, tra cui Jay-Z, Beyoncé, Paris Hilton, e Ashton Kutcher. Personalità come Megan Fox, Mariah Carey e persino membri di famiglie reali, come il principe Harry, sono stati collegati alle feste.

Le testimonianze di Jason Lee, un podcaster che ha partecipato a diversi eventi, hanno confermato la presenza di numerosi artisti e celebrità. Tuttavia, il livello di consapevolezza di ciò che accadeva durante le feste variava da persona a persona, con alcuni partecipanti che potrebbero non aver avuto alcuna conoscenza delle attività illegali che si svolgevano nelle stanze più riservate.

Le conseguenze legali

Diddy è attualmente detenuto al Metropolitan Detention Center di Brooklyn, sotto sorveglianza. Il suo avvocato, Marc Agnifilo, ha dichiarato che il rapper rimane ottimista e determinato a difendersi dalle accuse. Tuttavia, il caso sta avendo ripercussioni enormi, con nuove vittime che si fanno avanti per testimoniare. Thalia Graves, una delle vittime, ha recentemente rivelato di essere stata drogata, picchiata e stuprata da Diddy nel 2001, trovando solo ora il coraggio di parlare.

Aggiornamento sull’Inchiesta del 3/10/2024

A tutto questo si aggiungono ora ulteriori dettagli che mettono in luce la gravità della situazione. Si tratta di accuse di violenza sessuale avanzate da 120 persone, comprese 60 donne e 60 uomini. Queste accuse, secondo l’avvocato Tony Buzbee, che ha raccolto le testimonianze, risalgono fino al 1991 e coinvolgono eventi sconvolgenti di abuso, con 25 delle vittime che erano minorenni al momento dei fatti.

Durante una conferenza stampa, Buzbee ha rivelato che la vittima più giovane aveva solo 9 anni e che gli abusi sarebbero avvenuti in contesti come audizioni negli uffici della Bad Boy Records, lo studio discografico di Combs. Le testimonianze raccolte coprono un arco temporale di oltre 25 anni, includendo i White Parties agli Hamptons e altre feste private, dove le vittime, con l’aspettativa di progredire nelle loro carriere, si sono trovate intrappolate in terribili incubi di abuso e manipolazione.

Buzbee ha anche evidenziato l’esistenza di complici e facilitatori, suggerendo che il caso potrebbe coinvolgere figure influenti, portando alla luce nomi che potrebbero sconvolgere l’industria. Diddy, attraverso la sua avvocata Erica Wolff, nega fermamente tutte le accuse, definendole “false e diffamatorie” e si dice pronto a dimostrare la sua innocenza in tribunale.

Le denunce legate agli abusi potrebbero ulteriormente complicare la sua situazione, con la possibilità di nuove accuse nei prossimi 30 giorni, grazie alle leggi retroattive negli Stati di New York e California che permettono di riaprire casi di violenze di genere e abusi sessuali.

Con le indagini ancora in corso e nuove testimonianze che emergono ogni giorno, è evidente che la vicenda è ben lontana dalla sua conclusione. Le accuse contro Diddy non solo mettono in discussione il suo comportamento, ma sollevano anche interrogativi sul livello di coinvolgimento e consapevolezza di alcune delle più grandi star di Hollywood.

Fonte: Daily Mail, Daily Mail, Rolling Stone