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Cosa ha determinato il destino di Joker: Folie à Deux?

Pubblicato il 08 ottobre 2024 di Filippo Magnifico

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Quando Joker nel 2019 sbancò il botteghino, incassando oltre 1 miliardo di dollari e diventando il film R-rated più redditizio di sempre, era chiaro che Warner Bros. avrebbe puntato su un sequel. Tuttavia, il lancio di Joker: Folie à Deux ha mostrato che non sempre il successo iniziale garantisce un’altra vittoria. Con un incasso di soli 37,8 milioni di dollari nel primo weekend negli Stati Uniti, e un’accoglienza tiepida da parte di pubblico e critica, una domanda sorge spontanea: cosa è andato storto? Un lungo reportage di The Hollywood Reporter ha cercato di rispondere proprio a questo, analizzando come si sia sviluppata la produzione di un sequel che sembrava destinato a ripetere il trionfo del primo capitolo.

L’autonomia creativa di Todd Phillips: una libertà rischiosa

Uno dei tratti distintivi della produzione di Joker: Folie à Deux è stata la totale libertà concessa al regista Todd Phillips. Dopo il trionfo del primo film, Phillips, già noto per successi come Una notte da leoni, ha ricevuto carta bianca da Warner Bros., con uno straordinario livello di autonomia. Questa fiducia gli ha permesso di bypassare le consuete proiezioni di prova (test screening), uno strumento cruciale per capire la reazione del pubblico prima del lancio.

La scelta di non effettuare test screening, ufficialmente per “evitare spoiler”, si è rivelata una mossa azzardata, soprattutto considerando che la trama del sequel non era particolarmente ricca di colpi di scena. Film come Avengers: Endgame, che avevano segreti narrativi ben più significativi, hanno optato per numerose proiezioni di prova per perfezionare il prodotto finale. Questa fiducia cieca da parte di Phillips e Warner Bros. potrebbe aver contribuito a ignorare segnali di disconnessione tra la visione del regista e le aspettative del pubblico.

L’influenza di Christopher Nolan: una scena recuperata

Un episodio interessante riguarda la connessione tra Joker: Folie à Deux e il primo film. Nel sequel, la scena finale mostra un uomo che si incide un sorriso sul volto, un chiaro riferimento al Joker dei fumetti e delle versioni cinematografiche precedenti. Tuttavia, questa idea non era nuova per Phillips. Durante la produzione del primo Joker, aveva originariamente incluso una scena simile, in cui Joaquin Phoenix, nei panni del Joker, si tagliava il volto di fronte a una folla di sostenitori. Quella scena fu scartata su consiglio di Christopher Nolan, che all’epoca lavorava ancora con Warner Bros.

Nolan, celebre per la trilogia de Il Cavaliere Oscuro, temeva che tale atto potesse richiamare troppo la versione del Joker interpretata da Heath Ledger. Considerava quel gesto un tratto distintivo della sua interpretazione e non voleva che altre versioni del personaggio lo replicassero. Con l’assenza di Nolan (che nel frattempo era passato a Universal per lavorare su nuovi progetti) durante la produzione del sequel, Phillips ha recuperato l’idea e l’ha inserita in Folie à Deux, senza più incontrare resistenze da parte dello studio. Nello specifico un giovane detenuto di Arkham, dopo aver ucciso Arthur alla fine del film, si incide sul volto il temibile sorriso del Joker, ricollegandosi all’iconico simbolismo del personaggio.

Un finale alternativo: la trasformazione di Harley Quinn

Tuttavia, la morte di Arthur avrebbe potuto svolgersi in modo molto diverso. Nel film arrivato nelle sale, poco prima di tornare al penitenziario di Arkham per scontare la sua condanna, Arthur si ritrova faccia a faccia con Lee Quinzel (interpretata da Lady Gaga) sulla celebre “scalinata di Joker”. A quel punto, Lee sembra aver fatto quello che il suo idolo non è riuscito a fare, abbandonando completamente la sua vecchia vita e abbracciando la sua nuova identità come Harley Quinn.

In origine, però, Lee avrebbe dovuto suggellare la sua trasformazione uccidendo lei stessa Arthur. In un video del set riemerso di recente, si vede Quinn ballare e cantare freneticamente sugli scalini, mentre la polizia la circonda. Non è chiaro esattamente come avrebbe dovuto uccidere Fleck, ma secondo diverse fonti, questo era il finale originale previsto per il film. Non è noto il motivo per cui Warner Bros. e Phillips abbiano deciso di cambiare il finale.

Un budget elevato e compensi da capogiro

Un altro aspetto che ha reso la produzione di Joker: Folie à Deux particolarmente rischiosa è stato il suo budget. Se il primo film era stato realizzato con 55 milioni di dollari – una cifra sorprendentemente bassa per un progetto legato a un personaggio DC – il sequel ha visto il budget salire a ben 190 milioni di dollari. A contribuire a questa crescita sono stati, tra gli altri fattori, i compensi stellari dei protagonisti: Joaquin Phoenix ha ottenuto un cachet di 20 milioni di dollari, mentre Lady Gaga, entrata nel progetto per interpretare un ruolo ispirato a Harley Quinn, ha ricevuto 12 milioni.

La situazione si è complicata per il nuovo management di Warner Bros., guidato da Michael De Luca e Pamela Abdy, che si trovava in una posizione delicata. Entrati in carica nel 2021, non potevano permettersi di rifiutare il sequel di un film tanto acclamato, per paura di apparire deboli nel settore. In più, il tentativo di rilanciare il catalogo cinematografico di Warner dopo il disastro di Project Popcorn – la controversa strategia di rilasciare i film simultaneamente in sala e in streaming – metteva ulteriore pressione sul progetto.

Un film d’autore mascherato da blockbuster

Alla fine, Joker: Folie à Deux è stato percepito come un’opera d’arte travestita da blockbuster. Sebbene i nomi di Phillips e Phoenix abbiano portato il progetto verso una direzione molto artistica, ciò ha alienato una parte del pubblico. Molti spettatori si aspettavano un seguito più in linea con le dinamiche del primo film, mentre il sequel si è allontanato dalle logiche commerciali tipiche dei cinecomic. Questo disallineamento ha contribuito a una feroce critica e a un flop al botteghino.

L’incapacità del film di trovare un equilibrio tra ambizioni artistiche e intrattenimento commerciale ha portato al risultato che tutti conosciamo, nonostante un cast di altissimo livello e un budget considerevole.

QUI trovate la nostra recensione del film