Durante un recente evento di proiezione a New York in occasione di Dune: Parte Due, Zendaya ha parlato delle pressioni che la fama comporta, affermando di non sapere ancora se “riesce a gestire tutto questo” perché delle volte vorrebbe essere vista prima di tutto come una persona.
La conversazione in questione è nata da uno scambio di domande e risposte tra i fan presenti ed il cast di Dune tra cui anche Zendaya, Chalamet e Austin Butler. Una fan in particolare ha paragonato ironicamente i comportamenti dei seguaci di culti messianici presenti nel film allo stato di alcuni fandom delle celebrità nella cultura moderna.
L’interprete di Chani ha preso la parola per prima, spiegando che le capita spesso di non sentirsi tagliata per quella parte nonostante il grande amore e la gratitudine nei confronti del suo lavoro a causa, probabilmente, del suo carattere in realtà molto introverso.
“Amo fare il lavoro, amo stare sul set, amo momenti come questo, non fraintendetemi, ma sono terrorizzata da quella parte, spesso. Ero una bambina timida, lo sono sempre stata, e quindi questa parte non è naturale: questo è uno dei motivi principali per cui la moda è diventata importante per me, perché è diventata come un’armatura per fingere di uscire e fare il lavoro. […] Capisco sicuramente cosa stai dicendo, e penso che sia questo che mi terrorizza. Vorrei essere una persona e che le persone mi vedessero per prima cosa come tale. Non so necessariamente se voglio o posso gestire tutto ciò, alcune persone ne fanno parte, amano il potere che ne deriva, e non so se questo fa per me”.
Fonte: Deadline