The Legend of StarStorm, la serie live action perduta dei Cavalieri dello Zodiaco

La filmaker e cacciatrice di materiale audiovisivo perduto Ray Mona ha colpito ancora. Dopo aver riportato alla luce sul suo canale YouTube negli ultimi due anni gli episodi pilota di una serie americana di Sailor Moon metà animata e metà live action e di un remake USA tutto cartoon di Saint Seiya (Guardians of the Cosmos), è tornata a occuparsi qualche giorno fa dei Cavalieri dello Zodiaco, pubblicando sul suo canale tutto l’episodio pilota di The Legend of StarStorm, una versione dal vivo di Pegasus e compagni messa in piedi nel 1994 sempre dalla Renaissance-Atlantic Entertainment. E sì, è la festa in costume delle medie che potete immaginare.

FULMINE DI CENTAURUS! CATENA DI ELECTRA!

Siamo a Harbor City, nel 2012. Il figlio del dio Kronos, Bellatrix, ha schiavizzato gli umani e fatto imprigionare sua sorella Karina. Il compito di liberarla spetta ai membri di una band tipo i Gazosa, vestiti da topi d’appartamento. Omnicron, narratore con la voce profondissima, spiega loro che per 18 anni, pur senza rendersene conto, i cinque ragazzi sono stati addestrati per questo momento e sono ora pronti a indossare la “star armor”.

Questa armatura stellare consiste in una serie di pezzi realizzati in plastica che i giovani aitanti indossano prontamente, prima di essere investiti da un fascio di luce stellare che conferisce loro i poteri. Grosso modo. Un tizio muscoloso con i boxer rossi diventa il Pegasus del gruppo, qui chiamato però Centaurus. L’asiatico diventa Omega (Sirio/Shiryu il Dragone comprato su Temu). La ragazza si trasforma in Electra (Andromeda). Al posto di Cristal/Hyoga il Cigno abbiamo Titan, e invece di Phoenix/Ikki c’è un ragazzo nero con le treccine, Zenith.

Le corazze portate dai cinque sul petto nudo sono di un tamarro che levati. Perché se una cosa devi farla male, a questo punto falla male-male.

IL SUBDOLO CLAW

Il filmato fa quindi un salto in avanti e mostra i cavalieri-che-non-sono-cavalieri combattere contro i carcerieri di Karina, dei tizi con una maschera a forma di teschio, il cappuccio scuro e lo scettro, praticamente degli Skeletor del discount. Dopo un rapido scambio di fulmini e palle di fuoco, e l’impiego dei celebri, famosissimi raggi laser ottici del Dragone, gli sgherri vengono debellati e si presenta il loro leader, il cavaliere d’oro Cancer/Deathmask. Solo che qui si chiama Claw, come il nemico dell’Ispettore Gadget.

Claw viene momentaneamente congelato da Titan, Karina viene liberata e i nostri fuggono tra le colonne di cartapesta, proprio mentre il cattivone si risveglia e li bersaglia con i suoi fulmini. Ma prima di scappare, il leader Centaurus si ferma, si volta verso il villain e gli rivolge tutto un lungo pippotto finale, puntandogli un indice addosso. Pippotto che Claw ascolta senza battere ciglio, immobile, per non sembrare scortese.

È un vero peccato che di The Legend of StarStorm abbiamo solo questi sette minuti. Io ne avrei visto volentierissimo almeno 120 episodi. Giuro.