Cinema

Megalopolis: Francis Ford Coppola fa causa a Variety per diffamazione

Pubblicato il 12 settembre 2024 di Filippo Magnifico

Francis Ford Coppola si trova al centro di una controversia legale con la rivista di intrattenimento Variety. A meno di due settimane dall’uscita negli Stati Uniti del suo ultimo progetto, Megalopolis, Coppola ha intentato una causa per diffamazione contro la testata, accusandola di aver diffuso informazioni false e dannose riguardanti il suo comportamento sul set del film. La causa, presentata presso la Corte Superiore di Los Angeles, richiede 15 milioni di dollari in danni, oltre a ulteriori compensi punitivi. I giornalisti Brent Lang e Tatiana Siegel sono citati come coimputati insieme alla Variety Media LLC.

Le accuse e le rivendicazioni

Il 26 luglio, Variety ha pubblicato un articolo che descriveva il comportamento di Coppola sul set di Megalopolis come “non professionale”, riferendosi a presunti abbracci e baci a delle comparse femminili durante le riprese di una scena di festa. Coppola ha prontamente contestato queste accuse, sostenendo che l’articolo si basa su fonti anonime e che l’intera troupe del film aveva firmato accordi di riservatezza (NDA), rendendo impossibile per le fonti riportare informazioni in modo legale. Gli avvocati di Coppola, dello studio legale Sauer & Wagner, hanno dichiarato che Variety ha agito con “sprezzante disprezzo per la verità” e con intento malevolo, minando la reputazione del regista.

La causa non menziona, tuttavia, un’altra controversia legale legata al film. Lauren Pagone, una delle comparse di Megalopolis, ha intentato una causa separata contro Coppola in Georgia, accusandolo di contatti fisici non consensuali durante una scena di nightclub girata ad Atlanta. Pagone ha dichiarato di essere stata baciata e abbracciata dal regista senza il suo consenso e ha avviato un’azione legale presso la Corte Superiore della Contea di Fulton, chiedendo danni non specificati e un processo con giuria. Pagone ha anche lamentato l’assenza di coordinatori di intimità sul set, ruolo oggi sempre più comune per tutelare il benessere degli attori in scene sensibili.

Reazioni e difesa

In risposta a queste accuse, il 30 luglio Deadline ha pubblicato un articolo in cui un’altra comparsa del film, Rayna Menz, ha difeso Coppola, affermando che il regista non ha mai messo nessuno a disagio durante le riprese. Menz, che è apparsa anche nel video allegato all’articolo di Variety, ha smentito categoricamente qualsiasi cattiva condotta da parte di Coppola, aggiungendo che il clima sul set era sempre stato rispettoso.

Tuttavia, il 2 agosto, Variety ha pubblicato un secondo articolo in cui Pagone ha ampliato le sue accuse, descrivendo in dettaglio ciò che sostiene sia accaduto durante le riprese delle scene di nightclub. La comparsa ha affermato di essere stata “scioccata e confusa” dal comportamento del regista e ha sottolineato la mancanza di supervisione adeguata in situazioni potenzialmente problematiche.

Le implicazioni per Megalopolis e Coppola

Questa controversia legale arriva in un momento critico per Coppola e il suo film. Megalopolis, un progetto estremamente ambizioso e personale per il regista, ha richiesto anni di lavoro e gran parte delle risorse dello stesso Coppola, che ha deciso di finanziare in autonomia gran parte della produzione. Distribuito da Lionsgate, il film è previsto per l’uscita il 27 settembre. Tuttavia, le accuse e contro-accuse tra Coppola e Variety potrebbero influenzare la percezione del pubblico e l’accoglienza del film.

Mentre Coppola rimane fermo nel respingere tutte le accuse, insistendo sul fatto che le dichiarazioni di Variety sono false e dannose, la battaglia legale potrebbe lasciare segni duraturi sulla sua reputazione. Il regista, già noto per una carriera monumentale e spesso segnata da controversie artistiche, si trova ora a difendere non solo il suo ultimo progetto cinematografico, ma anche il suo onore professionale.

Mentre il pubblico attende l’uscita del film, rimane da vedere come si evolverà la vicenda legale e quali saranno le conseguenze per tutte le parti coinvolte.

Fonte: Deadline