Cinema

Maggie Smith è morta, addio a un’icona del cinema e del teatro

Pubblicato il 27 settembre 2024 di Redazione

La notizia della morte di Maggie Smith, una delle attrici più amate e rispettate, ha scosso il mondo dello spettacolo. Nata il 28 dicembre 1934 a Ilford, Regno Unito, ha avuto una carriera straordinaria che è durata oltre sette decenni, vincendo premi prestigiosi, tra cui due Oscar. La sua morte a 89 anni è stata confermata dai figli, Chris Larkin e Toby Stephens, attraverso un comunicato stampa.

Maggie Smith ha iniziato a calcare le scene negli anni ’50, debuttando al Playhouse Theatre di Oxford. La sua interpretazione di Desdemona nell’Otello di Laurence Olivier nel 1964 l’ha portata alla ribalta, guadagnandosi una nomination agli Oscar per l’adattamento cinematografico del 1965.

Tuttavia, il ruolo che l’ha consacrata a livello internazionale è stato quello dell’insegnante ribelle Miss Jean Brodie in La strana voglia di Jean (1969), che le valse l’Oscar come Miglior Attrice nel 1970. Questo fu l’inizio di una brillante carriera cinematografica, con interpretazioni in film di successo come In viaggio con la zia (1972) e Camera con vista (1985), che le valsero diverse nomination agli Oscar.

Pur avendo conquistato il cinema, Smith non ha mai abbandonato il teatro. Memorabile la sua interpretazione in Hedda Gabler nel 1970 al National Theatre di Londra, dove l’Evening Standard descrisse la sua performance come “un ritratto vivente di un’opera di Modigliani.

Negli anni ’80, Maggie Smith continuò a recitare sia a teatro che al cinema, ricevendo ulteriori riconoscimenti per film come Pranzo reale (1984). Nel 2001, la sua carriera prese una nuova svolta con il ruolo della Professoressa McGranitt nella saga di Harry Potter, che le diede grande notorietà anche tra il pubblico più giovane. Negli anni successivi, interpretò la Contessa Violet Crawley in Downton Abbey, uno dei suoi ruoli più celebri, che ha ripreso nei film del 2019 e 2022.

Nel 2015, la sua interpretazione in The Lady in the Van le fece guadagnare ulteriore apprezzamento, confermando la sua straordinaria capacità di dare profondità e umanità a personaggi eccentrici. Collaborò spesso con Alan Bennett, evidenziando il suo talento comico in progetti come Talking Heads.

Fu una figura iconica anche fuori dallo schermo, nota per la sua eleganza. Sposata due volte, con l’attore Robert Stephens e poi con il drammaturgo Beverley Cross, Smith ha lasciato un’eredità artistica ineguagliabile, che continuerà a ispirare attori e spettatori per le generazioni future.

Fonte: The Guardian