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L’intelligenza artificiale non può sostituire gli attori: nuova legge in California

Pubblicato il 18 settembre 2024 di Filippo Magnifico

La California ha approvato una legge importante per l’industria dell’intrattenimento che vieta l’uso di repliche digitali di attori, vivi o morti, senza il loro consenso. La legge, firmata dal Governatore Gavin Newsom, è composta da due provvedimenti: l’AB 1836 e l’AB 2602, che ampliano le protezioni ottenute dal sindacato SAG-AFTRA.

La legge AB 1836 vieta l’uso della voce o delle sembianze di persone decedute in repliche digitali senza il consenso degli eredi. Questo blocca l’uso non autorizzato delle identità di artisti defunti in un’epoca di rapidi progressi tecnologici.

La legge AB 2602, invece, proibisce clausole contrattuali che permettano di usare repliche digitali di un attore in sostituzione delle sue prestazioni reali, a meno che l’attore non dia il proprio consenso esplicito. Questa norma segna un passo avanti negli Stati Uniti e potrebbe ispirare l’introduzione di nuove leggi a livello nazionale.

La protezione per le persone decedute elimina alcune eccezioni che consentivano l’uso delle loro repliche digitali senza permesso. Allo stesso tempo, la legge AB 2602 stabilisce un precedente importante per tutelare gli attori e le loro prestazioni nell’era digitale.

David White, Direttore Esecutivo di SAG-AFTRA, ha dichiarato:

Questi provvedimenti sono cruciali per proteggere i diritti degli attori nell’era digitale. Le nuove leggi rafforzano questa protezione.

Con l’intelligenza artificiale in continua evoluzione, la tutela degli artisti contro abusi digitali è diventata una priorità. Molte celebrità hanno già espresso preoccupazione per l’uso non autorizzato delle loro immagini o voci tramite tecnologie AI avanzate.

Un altro passo importante in questa direzione è il “No Fakes Act”, sostenuto da SAG-AFTRA, introdotto al Congresso degli Stati Uniti. Questo disegno di legge crea un diritto federale per proteggere la voce e l’immagine degli individui dall’uso non autorizzato di repliche digitali in opere audiovisive e registrazioni sonore, bilanciando tale diritto con le tutele del Primo Emendamento.

Queste nuove leggi non solo proteggono i diritti degli attori, ma inviano anche un messaggio chiaro all’industria dell’intrattenimento: il lavoro artistico deve essere rispettato e tutelato nell’era digitale. Con il rapido avanzamento della tecnologia, è essenziale che le leggi si adattino per garantire i diritti di chi contribuisce all’industria culturale e del divertimento.

Fonte: IndieWire