James Cameron, il regista di blockbuster come Avatar e Titanic, ha risposto con fermezza alle critiche sui dialoghi dei suoi film. Durante un’intervista con la rivista Empire, in occasione del 40° anniversario di Terminator, Cameron ha risposto ai detrattori che definiscono i suoi dialoghi “cringe“.
“Non vedo [Terminator] come un capolavoro intoccabile,” ha detto Cameron.
Ci sono parti imbarazzanti, e altre dove penso: ‘Sì, abbiamo fatto il massimo con i mezzi che avevamo’.
Nonostante le critiche, Cameron non si lascia abbattere:
Non mi vergogno dei miei dialoghi. A quanto pare, sono meno critico di molte altre persone riguardo a quello che scrivo. Sapete una cosa? Prima mostratemi i vostri film che hanno avuto un enorme successo al botteghino, poi possiamo discutere sull’efficacia dei dialoghi.
I numeri danno forza alle parole di Cameron: Avatar ha incassato 2,9 miliardi di dollari, Avatar: The Way of Water 2,3 miliardi, e Titanic 2,2 miliardi. Sebbene i suoi dialoghi siano stati criticati, il successo al botteghino è innegabile.
Già in passato, Cameron ha difeso le sue opere. Nel 2022, parlando della durata di Avatar: The Way of Water (tre ore), ha detto:
Non voglio sentire lamentele da chi guarda serie TV per otto ore di fila. Le critiche sul film ‘troppo lungo’ non mi interessano.
Anche il primo Avatar, nonostante incassi da record e nove nomination agli Oscar, è stato criticato per la sua apparente mancanza di rilevanza culturale. Cameron, però, non si preoccupa:
I troll dicono che nessuno ricorda i personaggi o la trama. Poi rivedono il film e cambiano idea. Non sono preoccupato.
Intanto si attende il terzo capitolo della saga, Avatar: Fire and Ash, che arriverà nei cinema il 19 dicembre 2025.
Fonte: Variety