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Inside Out 2: dietro le quinte del successo

Pubblicato il 16 settembre 2024 di Filippo Magnifico

Inside Out 2 ha superato ogni previsione, incassando 1,6 miliardi di dollari a livello mondiale e diventando il film d’animazione di maggior successo di sempre. Questo trionfo ha rappresentato una boccata d’aria fresca per Pixar, dopo anni di sfide come chiusure dei cinema per il COVID-19, scioperi a Hollywood e titoli che non hanno performato in maniera ottimale al box office.

Tuttavia, dietro questo successo sembra che si nascondano dei problemi relativi alle condizioni di lavoro e ai recenti licenziamenti che hanno colpito i dipendenti di Pixar. Ne ha parlato IGN in un lungo reportage, di cui vi riportiamo i passaggi principali.

Nel maggio 2023, lo studio ha ridotto il personale del 14%, licenziando 175 lavoratori in un periodo già difficile, durante la produzione di Inside Out 2.

Dieci ex dipendenti Pixar, intervistati in forma anonima, hanno rivelato le difficoltà economiche e lo stress che hanno vissuto durante la produzione del film. Alcuni hanno detto che gli animatori hanno lavorato sette giorni su sette per mesi e che molti erano stati assegnati a compiti per cui non erano preparati, creando un ambiente di lavoro definito “orrendo“.

Inside Out 2

La crisi dei licenziamenti e delle condizioni di lavoro

Lo stress legato alla produzione di Inside Out 2 è stato ulteriormente aumentato dalla mancanza di bonus per i lavoratori licenziati. Molti ex dipendenti hanno espresso preoccupazione per la loro situazione finanziaria, con uno di loro che ha dichiarato: “Scommetterei che almeno il 95% di chi è stato licenziato è in difficoltà finanziarie ora.” Senza i bonus promessi e con la perdita del lavoro, molti stanno lottando per pagare le bollette e cercare nuove opportunità professionali.

Il malcontento tra i dipendenti non riguarda solo le difficoltà economiche. Alcuni hanno criticato l’ambiente di lavoro, sostenendo che la cultura aziendale di Pixar, che tende a idolatrare figure come Pete Docter, Chief Creative Officer, ha causato problemi significativi. La sua influenza predominante ha portato a rallentamenti nei processi decisionali e a difficoltà nella gestione del progetto. Anche se l’apporto di Docter è stato considerato cruciale per il successo del film, molti ritengono che la sua centralizzazione del potere abbia creato gravi problemi organizzativi, rallentando il lavoro e complicando la produzione.

Questioni culturali ed etiche

Oltre ai problemi finanziari e gestionali, emergono preoccupazioni riguardo all’ambiente di lavoro di Pixar e alla direzione creativa di Inside Out 2. Alcune fonti hanno rivelato che lo studio ha cercato di evitare temi LGBTQ nel film. Alcuni dipendenti hanno riportato che ci sono state “note continue” per rendere la protagonista Riley “meno gay“. Questo ha portato a modifiche come cambiamenti nell’illuminazione e nei toni di alcune scene, al fine di evitare qualsiasi suggerimento di “chimica romantica” tra Riley e Val. Questa prudenza riflette la strategia del management per evitare controversie.

Il futuro di Pixar

Il successo di Inside Out 2 ha senza dubbio rinvigorito il marchio Pixar, ma le questioni legate ai recenti licenziamenti rimangono irrisolte. Mentre i dipendenti attuali si preparano per il prossimo progetto, Elio, che ha già subito significativi ritardi, l’atmosfera nello studio è particolarmente tesa.

Le preoccupazioni riguardo alle condizioni di lavoro e alla direzione creativa continuano a essere forti. Molti temono che le problematiche vissute durante la produzione di Inside Out 2 possano ripetersi con Elio. La metodologia “Long and Lean” di Pixar, che prevede carichi di lavoro elevati per un numero ridotto di persone, aggrava ulteriormente la situazione.

Pete Docter ha definito l’anno passato come “strano”, e i licenziamenti hanno alimentato il malcontento generale. “Il giorno dei licenziamenti è stato come un funerale. C’erano lacrime e pianti nell’atrio,” ha raccontato un ex dipendente.

Con l’uscita di Inside Out 2 su Disney+ a fine settembre, rimane alto l’interesse per le problematiche legate al successo del film e per le esperienze di coloro che hanno subito le conseguenze della sua produzione. “Amiamo raccontare storie. È la nostra carriera. Ma quando il tuo lavoro viene messo là fuori, desideri trarne beneficio,” ha sottolineato un ex dipendente. Nonostante le difficoltà, molti mantengono un forte legame emotivo con il proprio lavoro e con lo studio, anche in tempi di turbolenza.

Come indicato, queste informazioni provengono da un reportage di IGN. Al momento, Disney non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale. Come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.