Disney è coinvolta in una controversia legale riguardante l’uso dell’immagine dell’attore britannico Peter Cushing nel film Rogue One: A Star Wars Story. La casa di produzione londinese Tyburn Film Productions ha intentato una causa contro la multinazionale americana, sostenendo che l’utilizzo dell’immagine di Cushing senza il loro consenso viola un contratto stipulato con l’attore prima della sua morte.
Secondo The Telegraph, Tyburn Film Productions sostiene che l’accordo con Cushing, noto per il ruolo di Grand Moff Tarkin nella saga di Star Wars, includeva una clausola che concedeva alla società il diritto di veto su qualsiasi riproduzione dell’immagine dell’attore tramite effetti speciali. Cushing è morto nel 1994, ben prima dell’uscita di Rogue One, in cui il suo personaggio è stato riportato sul grande schermo in forma digitale.
Il giudice dell’Alta Corte britannica ha dichiarato di essere “poco convinto” che Tyburn Film Productions possa vincere la causa, ma ha sottolineato la necessità di un “completo accertamento dei fatti” prima di giungere a un verdetto. Questo caso metterà alla prova vecchi accordi contrattuali e la loro validità nell’era moderna degli effetti visivi.
Lucasfilm e Lunak Heavy Industries, legate a Disney e produttrici dei film originali di Star Wars, affermano di non aver bisogno del permesso di Tyburn Film Productions per utilizzare l’immagine di Cushing, basandosi sui termini di un contratto stipulato nel 1977. Tuttavia, è noto che Disney ha comunque raggiunto un accordo con gli eredi di Cushing, riconoscendo loro un compenso per l’uso della sua immagine.
Questo non è il primo caso in cui Hollywood affronta questioni etiche legate alla ricreazione digitale di attori deceduti. Sempre in Rogue One è stato usato un modello digitale di Carrie Fisher, con il consenso dell’attrice prima della sua morte, avvenuta meno di due settimane dopo l’uscita del film.
Il dibattito sull’uso di immagini di attori defunti è sempre più acceso. Recentemente, un’altra polemica ha coinvolto Alien: Romulus, criticato per l’uso dell’immagine di Ian Holm. Questa pratica si scontra con le discussioni in corso all’interno di SAG-AFTRA riguardo ai diritti di immagine degli attori.
Non è stata ancora fissata una data per il processo, ma è evidente che questa causa potrebbe avere importanti conseguenze per il futuro dell’industria cinematografica, soprattutto in un’epoca in cui gli effetti visivi avanzati e l’intelligenza artificiale stanno assumendo un ruolo sempre più centrale. Come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.
Fonte: Starwarsnewsnet
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