Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton ha incassato oltre 264 milioni globalmente, e continua a crescere, in sole due settimane dall’uscita nelle sale cinematografiche, ma il film ha rischiato di avere un destino ben diverso.
Il sequel di Beetlejuice era un’idea che girava in testa a Burton e alla Warner Bros. da oltre un decennio, toccando le idee più disperate, come ad esempio Beetlejuice Goes Hawaiian, e c’è stato un momento in cui lo studio ha cercato di spingere il film ad uscire in esclusiva streaming su Max.
“Non avrebbe mai funzionato secondo Tim, stiamo parlando di un artista visionario i cui film richiedono di essere visti sul grande schermo” ha dichiarato Pamela Adby, co-presidente del Warner Bros. Motion Picture Group, insieme a Michael De Luca.
Il grande problema tra Burton e lo studio era che il budget previsto per Beetlejuice Beetlejuice a un certo punto era di circa 147 milioni di dollari, in gran parte dovuto agli stipendi delle star e alle commissioni dei produttori. De Luca e Abdy a quel punto contattarono Burton per dirgli che avrebbe potuto, sì, realizzare il sequel per un’esclusiva distribuzione nelle sale cinematografiche, a patto che il budget scendesse sotto i 100 milioni di dollari.
Da quel momento Burton, deciso a far uscire il film nelle sale e non in streaming, ha lavorato rimanendo sotto i 99 milioni, grazie anche ai membri del cast come Michael Keaton, Winona Ryder, Jenna Ortega e Catherine O’Hara che hanno accettato meno soldi in anticipo, ma con accordi considerevoli che ora sicuramente staranno ripagando, dato il grande successo al botteghino.
Fonte: Variety