L’attore James Earl Jones, famoso per la sua straordinaria carriera nel cinema, teatro e televisione, e noto per essere la voce del malvagio Darth Vader in “Star Wars”, è morto all’età di 93 anni nella sua casa nella contea di Dutchess, New York. La notizia è stata confermata dal suo portavoce a Variety.
Da bambino, Jones ha lottato contro una grave balbuzie, ma è riuscito a superarla, diventando uno dei più importanti attori afroamericani della sua generazione. La sua carriera, che è durata oltre 60 anni, è stata estremamente versatile e ricca di successi. Ha debuttato a Broadway nel 1958 e, nel 2022, il Cort Theatre è stato rinominato in suo onore. Nel 2021, aveva ripreso il ruolo di King Jaffe Joffer nel film Coming 2 America, sequel della commedia cult del 1988 Il principe cerca moglie.
Jones ha recitato in oltre 80 film, con ruoli memorabili come quello del bombardiere nella commedia satirica di Stanley Kubrick Il Dottor Stranamore del 1964 e come primo presidente nero degli Stati Uniti in The Man del 1972. Altri ruoli significativi includono il villain in Conan il barbaro del 1982, un autore solitario in L’uomo dei sogni del 1989 e un ex campione di baseball cieco in I ragazzi vincenti del 1993. È stato inoltre la voce di Mufasa ne Il re leone (nonché nel suo sequel e nel suo remake).
Tuttavia, il personaggio di Darth Vader ha definito in modo indelebile la sua carriera. Nonostante il compenso iniziale di soli 7.000 dollari per prestare la voce al temuto villain in Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza del 1977, Jones ha continuato a ricoprire questo ruolo in varie occasioni, inclusa la serie del 2022 Obi-Wan Kenobi, in cui la sua voce è stata ricreata attraverso tecnologia AI e registrazioni d’archivio.
Attore teatrale acclamato, Jones ha vinto due Tony Awards: uno nel 1969 per The Great White Hope e un altro nel 1987 per Fences. Nel 1991 ha ottenuto due Emmy e nel 1977 un Grammy per un album di narrazione, qualificandosi così per l’esclusivo titolo di EGOT (vincitore di Emmy, Grammy, Oscar e Tony).
Tra i suoi ruoli teatrali spiccano interpretazioni in Macbeth e Otello, così come in produzioni di successo come On Golden Pond e Cat on a Hot Tin Roof. In televisione, ha avuto una carriera altrettanto prolifica, apparendo in serie come L.A. Law, Homicide: Life on the Street e Everwood.
La voce profonda e risonante di James Earl Jones lo ha reso il narratore ideale per numerosi documentari e programmi televisivi. Dalla narrazione del documentario Malcolm X del 1972 fino al docufilm Earth del 2007, prodotto da Disneynature, la sua voce è diventata una delle più riconoscibili al mondo, inclusa l’iconica frase This is CNN per il famoso canale di notizie.
Nonostante il successo, Jones ha sempre mostrato una grande umiltà. In un’intervista del 2014 al New York Times, dichiarò:
Il segreto è ricordarsi sempre che sei solo un attore itinerante: nessun lavoro è mai il tuo ultimo, il tuo più grande o il tuo peggiore.
James Earl Jones lascia un’eredità artistica senza pari. Sopravvive a lui il figlio Flynn Earl Jones, e sarà ricordato come una figura imponente e gentile che ha segnato profondamente il mondo dell’intrattenimento.