Cinema

Tim Burton chiude le porte a Beetlejuice 3: “Sarò quasi centenario!”

Pubblicato il 30 agosto 2024 di Filippo Magnifico

Dopo un intervallo di 36 anni, Tim Burton è tornato nel mondo gotico e surreale di Beetlejuice con il sequel Beetlejuice Beetlejuice, in arrivo nelle nostre sale il 5 settembre. Tuttavia, i fan che sperano in un terzo capitolo potrebbero rimanere delusi. Durante la premiere londinese del film, tenutasi giovedì sera a Leicester Square, il regista ha espresso dubbi sulla possibilità di un altro seguito, riferendosi al lungo intervallo tra i film.

Beh, se dovessimo aspettare lo stesso tempo, avrò quasi 100 anni. Quindi forse. Ma lo dubito.

L’evento londinese ha seguito la presentazione del film all’81° Festival del Cinema di Venezia, dove è stato accolto con una calorosa standing ovation. Il cast principale, con Michael Keaton nel ruolo del bizzarro Betelgeuse e Winona Ryder nei panni di Lydia Deetz, è stato affiancato da nuovi attori di grande talento.

Tra questi, spicca Jenna Ortega, che interpreta Astrid, la figlia del personaggio di Ryder. Ortega, già nota ai fan di Burton grazie alla serie Mercoledì di Netflix, ha condiviso il suo entusiasmo per aver lavorato con Burton:

È un sogno che si realizz. Interpretare la figlia di [Ryder] è stata una delle esperienze più gratificanti della mia carriera. È una leggenda assoluta e una delle persone più gentili che abbia mai incontrato.

L’universo gotico di Burton ha attirato anche altre star, tra cui Willem Dafoe, che interpreta un curioso “poliziotto fantasma”.

Seguo [Burton] da anni e amo i suoi film.

La premiere londinese ha rafforzato l’entusiasmo generato a Venezia, con la partecipazione di altri membri del cast come Justin Theroux e Monica Bellucci, che completano questo affresco tra il comico e il macabro, firma distintiva del cinema di Burton. Questo nuovo progetto, definito dal regista come molto personale, esplora temi come l’avanzare dell’età e le relazioni, con Ryder che interpreta una Lydia adulta alle prese con questioni esistenziali e familiari.

QUI trovate la nostra recensione.

Fonte: THR