In un’intervista ad Hearper Bazaar UK, Kate Winslet ha raccontato dello spiacevole commento ricevuto durante le riprese di Lee, film di Ellen Kuras che racconta la storia di una fotoreporter di Vogue durante la Seconda Guerra Mondiale che passa al documentare in prima linea.
Winslet era pronta a girare una scena in cui Lee è seduta su di una panchina in bikini, quando uno della troupe si avvicina per suggerirle di stare più dritta con la schiena in modo che i rotolini di ciccia diventassero meno evidenti.
“C’è un pezzo in cui Lee è seduta su una panchina in bikini… E uno della troupe si è avvicinato tra una ripresa e l’altra e ha detto: ‘Dovresti sederti più dritta.’ Quindi, fammi capire, non puoi vedere i rotolini della mia pancia? Nemmeno per sogno! È stato intenzionale mantenere quella postura, sai?”
L’attrice, sostenitrice dell’immagine corporea autentica da tempo, ha poi aggiunto di sentirsi a suo agio con se stessa di più ogni anno che passa e di riuscire a lasciare che le opinioni degli altri evaporino.
Già nel 2003 Winslet si era scontrata bruscamente contro chi aveva modificato delle sue foto per la copertina di GQ alterando visibilmente il suo aspetto.
“Non ho quell’aspetto e, cosa più importante, non desidero avere quell’aspetto! In realtà ho una Polaroid che il fotografo mi ha dato il giorno dello shooting… Posso dirti che hanno ridotto le dimensioni delle mie gambe di circa un terzo. Per quanto mi riguarda, sembra piuttosto bella così com’è stata scattata”.
La cosa l’ha toccata tanto che nel 2015 ha deciso di stipulare un contratto con L’Oréal e Lancôme per assicurarsi che il suo aspetto non venga mai ritoccato con Photoshop. Questo non solo perché Kate Winslet si piace, ma anche per l’idea di voler dare alle giovani generazioni di donne la consapevolezza che possono essere delle leader forti esattamente come sono.
Fonte: Deadline