Gena Rowlands è morta mercoledì pomeriggio circondata dalla famiglia, nella sua casa di Indian Wells in California. Aveva 94 anni. L’attrice si era ritirata dalle scene nel 2015 e da anni soffriva di Alzheimer lo ha rivelato lo scorso giugno il figlio, il regista Nick Cassavetes.
Parlando con EW, il figlio aveva dichiarato che la madre soffriva di Alzheimer, la stessa malattia di cui soffre il suo personaggio nel film di Le pagine della nostra vita il film in cui l’ha diretta nel 2004:
“Ho chiesto a mia madre di interpretare la vecchia Allie, e abbiamo passato molto tempo a parlare dell’Alzheimer e nel voler essere autentici con questa malattia, e ora, negli ultimi cinque anni, ha contratto l’Alzheimer. È in piena demenza. Ed è così assurdo: noi l’abbiamo vissuto, lei l’ha recitato e ora tocca a noi”.
La Rowlands ha ottenuto un grande successo con la sua interpretazione di una madre che lotta contro una malattia mentale nel film Una moglie (A Woman Under the Influence, 1974) diretto dal primo marito John Cassavetes, per il quale ha vinto un Golden Globe ed ha ricevuto una nomination agli Oscar. Nel 1981 ha ricevuto la sua seconda nomination come attrice protagonista grazie al ruolo di una donna forte che protegge la sua vicina dalla mafia in Gloria – Una notte d’estate sempre del marito Cassavetes, che l’ha diretta in ben dieci film.
Nel corso della sua lunga carriera ha vinto l’Orso d’argento a Berlino, quattro premi Emmy, due Golden Globe e nel 2016 ha ricevuto l’Oscar onorario alla carriera.
Altri ruoli memorabili sono stati quelli in Un’altra donna di Woody Allen, il già citato Le pagine della nostra vita, l’horror The Skeleton Key di Iain Softley, nel film antologico Paris, je t’aime di Frédéric Auburtin e come doppiatrice in Persepolis di Marjane Satrapi.
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