Lionsgate ha annunciato il licenziamento del suo consulente di marketing, Eddie Egan, in seguito a un errore grave nella campagna promozionale di Megalopolis, il nuovo film di Francis Ford Coppola.
Il trailer del film, distribuito da Lionsgate, conteneva citazioni apparentemente provenienti da noti critici cinematografici. Tuttavia, un’indagine ha rivelato che tali commenti erano falsi e generati tramite un’intelligenza artificiale. Questa rivelazione ha suscitato un’ondata di indignazione sia nel settore cinematografico che tra i critici.
Il trailer riportava citazioni attribuite a noti critici come Pauline Kael, tra cui una in cui si sosteneva che Kael avesse descritto Il Padrino come “sminuito dal suo eccessivo formalismo“. Tuttavia, è stato dimostrato che Kael aveva in realtà elogiato il film e che tale affermazione non è mai stata presente nelle sue recensioni.
L’inganno è stato smascherato da Variety, che ha confrontato le citazioni con i dati forniti da ChatGPT, rilevando una somiglianza sospetta. È emerso così che le critiche presenti nel trailer erano generate da un’AI e non derivavano da recensioni autentiche.
Fonti interne riferiscono che né Lionsgate né Eddie Egan abbiano intenzionalmente creato queste critiche false, ma che l’errore sia dovuto a una mancata verifica dei contenuti proposti dal consulente.
Lionsgate ha immediatamente ritirato il trailer e pubblicato delle scuse ufficiali rivolte ai critici, a Coppola e alla sua casa di produzione American Zoetrope:
Lionsgate sta ritirando immediatamente il trailer di ‘Megalopolis’. Offriamo le nostre più sincere scuse ai critici coinvolti, a Francis Ford Coppola e alla American Zoetrope per questo errore inaccettabile nel nostro processo di verifica. Ci assumiamo la responsabilità e siamo profondamente dispiaciuti.
L’episodio ha innescato un dibattito sull’uso dell’AI nel marketing cinematografico. Sebbene l’intelligenza artificiale offra numerosi vantaggi, questa vicenda sottolinea la necessità di una supervisione umana rigorosa per evitare disinformazione e danni alla reputazione.
Eddie Egan, al centro della controversia, non ha ancora rilasciato dichiarazioni. Con una lunga carriera alle spalle, Egan aveva iniziato la sua attività di consulente indipendente nel 2019, dopo aver lavorato presso STX. In passato, aveva collaborato strettamente con Adam Fogelson, attuale presidente del gruppo cinematografico Lionsgate.
Fonte: Variety