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Angelina Jolie parla di come è stato interpretare Maria Callas

Pubblicato il 29 agosto 2024 di Alessia Murri

Arrivata oggi al Lido di Venezia in occasione della première mondiale del film su Maria Callas, Maria, Angelina Jolie ha raccontato di come incarnare la leggendaria cantate lirica le abbia dato un “nuovo rapporto” con il termine “diva”. La parola ha infatti spesso un’accezione negativa, eppure per la Jolie, che ha imparato la bontà e la dedizione al lavoro della Callas, non è più così.

Maria è un ritratto psicologico dell’iconica Maria Callas, filtrato dall’occhio del regista Pablo Larraín, che ha già trattato allo stesso modo sul grande schermo le storie di due grandi donne: Jacqueline Kennedy in Jackie, film del 2016, e Lady Diana in Spencer, film del 2021.

Ambientato negli anni ’70, verso la fine della vita della Callas, è una storia su una donna che ha vissuto dagli anni ’20 agli anni ’70, bruciando la sua voce e la sua vita facendo ciò che amava.

Angelina Jolie, protagonista indiscussa del progetto, ha raccontato il suo rapporto con il bellissimo e tragico viaggio della Callas.

“Beh, ci sono molte cose che non dirò in questa stanza e che probabilmente sapete o supponete. Penso che il modo in cui mi relazionavo con lei fosse probabilmente la parte di lei che è estremamente delicata e non ha spazio nel mondo per essere delicata come lo era lei, così emotivamente aperta come era veramente… Condivido la sua vulnerabilità più di ogni altra cosa. Poi l’asticella per capire se sono stata abbastanza brava sono i fan di Maria e coloro che amano l’opera. La mia paura sarebbe di deluderli… Non volevo fare un torto a questa donna”

L’attrice ha poi aggiunto di non aver mai cantato in pubblico prima di Maria e di essersi allenata per sette mesi per poi arrivare comunque terribilmente nervosa sul set, al punto da far bloccare la porta ai propri figli per non permettere a nessuno di troppo di entrare mentre cantava. Ha dato poi il merito a Larrain che “nella sua decenza, mi ha fatto iniziare in una piccola stanza e mi ha fatto finire alla Scala”.

Il candidato all’Oscar Steven Knight ha scritto la sceneggiatura; Juan de Dios Larraín, Lorenzo Mieli e Jonas Dornbach sono i produttori. Il progetto proviene da The Apartment, una società di Fremantle, così come da Fabula, Komplizen e Fremantle. Il cast includa anche il candidato all’Oscar Kodi Smit-McPhee, Alba Rohrwacher, Pierfrancesco Favino e Valeria Golino.

Fonte: Deadline