Sharon Stone, icona del cinema degli anni ’90, è stata recentemente ospite del Taormina Film Festival dove ha ricevuto il Golden Cariddi Lifetime Achievement Award. Durante l’evento, ha condiviso riflessioni profonde sulla sua carriera, il mondo del cinema e i cambiamenti significativi avvenuti negli ultimi trent’anni.
“Il mondo è cambiato dinamicamente dal 1992. Quando abbiamo girato ‘Basic Instinct’, sembrava uno scandalo,” ha dichiarato Stone.
Gli studi cinematografici hanno subito trasformazioni radicali. Sono passati dal realizzare una varietà di film a produrre questi giganteschi film da 100-200 milioni di dollari. Trenta anni fa, i film che realizzavo costavano al massimo 50-60 milioni.
Con l’avvento dei servizi di streaming, l’industria ha affrontato ulteriori cambiamenti. “Ora i servizi di streaming stanno conquistando il nostro settore. E non penso che sia una cosa terribile,” ha sottolineato Stone, enfatizzando un ritorno alla produzione di film più piccoli e rilevanti.
Stone ha discusso anche delle significative evoluzioni nella rappresentazione femminile nel cinema. “Oggi le donne scrivono, producono e partecipano sempre più alla realizzazione dei film,” ha detto.
Le pellicole non sono più solo fantasie maschili su come dovrebbero essere le donne. Gli attori non sono più chiamati a interpretare solo i desideri maschili, e la critica non è più chiamata a giudicare se rispondiamo alle fantasie maschili.
Secondo Stone, il cinema si sta evolvendo verso una rappresentazione più autentica della condizione umana, piuttosto che semplicemente rappresentare fantasie irrealistiche di genere. “Ora siamo più interessati a capire se stiamo rappresentando la condizione umana,” ha commentato l’attrice.
La carriera di Sharon Stone ha subito una brusca deviazione a causa di gravi problemi di salute. Dopo un’emorragia cerebrale di nove giorni, ha ripreso la sua vita con determinazione, trovando conforto nell’arte. “Parte della mia ripresa è consistita nello scrivere un memoir, ‘The Beauty of Living Twice’, e nel prendere ogni giorno la decisione di cambiare la mia realtà,” ha spiegato l’attrice.
Stone si considera un’artista a 360 gradi, coinvolta non solo nella recitazione ma anche nella scrittura e nella pittura. La pandemia di COVID-19 le ha offerto l’opportunità di riscoprire la pittura, un’arte che aveva trascurato a causa dei suoi impegni cinematografici. “Durante la pandemia, ho ricominciato a dipingere e questo mi ha permesso di esprimermi in modo completo,” ha affermato.
Sono entusiasta di annunciare che il Comune di Roma mi ha offerto una mostra personale al Museo Richard Meier, che si terrà a metà novembre.
Infine, Stone ha espresso profonde preoccupazioni per la situazione attuale negli Stati Uniti. Pur non menzionando direttamente nomi come Trump o Biden, è evidente il suo senso di apprensione. “Grazie a Dio non sono una politica,” ha detto.
Ogni paese attraversa periodi in cui qualcuno vuole possedere il proprio paese. Abbiamo visto molti modi in cui ciò accade e molti modi in cui le persone reclamano il proprio paese, sia pacificamente che attraverso crisi e guerre.
Stone si è detta “profondamente preoccupata” per quello che sta succedendo nel suo paese, sottolineando che è la prima volta che vede qualcuno candidarsi sulla base di una piattaforma di odio e oppressione. “Noi non siamo il primo paese e non saremo l’ultimo a confrontarsi con questa realtà,” ha concluso.
Fonte: Variety