Per un’intera generazione, il classico diventato cult del 1994, Il Corvo, non è stato semplicemente un film tratto da un fumetto, ma piuttosto un’instantanea indelebile di uno specifico momento nel tempo.
Basato sulla storia soprannaturale di un rocker goth resuscitato dai morti per vendicare la fidanzata assassinata, il film di Proyas, è una cruda rappresentazione del dolore, perfettamente rappresentato dal tragicamente scomparso Brandon Lee nei panni di Eric Draven.
Non sorprende quindi che la notizia di un remake da parte del regista Rupert Sanders (Ghost in the Shell) con Bill Skarsgård e FKA Twigs nei panni di Draven e del suo amore perduto, sia stata accolta con grandissima trepidazione
Ma, racconta Sanders ad Empire, la sua rivisitazione non è il “remake di Hollywood” che la gente potrebbe aspettarsi, anzi, lo descrive come un film indipendente molto frammentario.
“Qualcosa che gli ha permesso di rimanere vicini al centro, all’oscurità e alla violenza che si trovano nella graphic novel. E l’unica ragione per cui siamo riusciti a realizzarlo così è perché non è un film da studio convenzionale”
Possiamo quindi aspettarci che sia qualcosa che davvero non ci aspettiamo.
Fonte: Empire